La procura argentina ha
ordinato un'indagine sui tabulati telefonici del presidente
Javier Milei e degli altri indagati nello scandalo sorto a
seguito della 'promozione' della cripto valuta $Libra, dietro
cui si nasconderebbe una truffa internazionale. Lo rivela il
quotidiano La Nacion, secondo cui l'obiettivo del procuratore
federale titolare del fascicolo, Eduardo Taiano, è quello di
determinare se ci siano stati contatti 'sospetti' tra loro.
In una pubblicazione su X di metà febbraio Milei aveva
presentato lo strumento finanziario come parte di un progetto
privato per "finanziare piccole imprese e startup argentine",
favorendo la corsa agli acquisti e un aumento del valore del
1.000%, salvo fare un passo indietro poco dopo, causando un
crollo della valuta. Il movimento era costato oltre 100 milioni
di dollari di perdite a centinaia di investitori in tutto il
mondo, garantendo guadagni milionari per altri.
Secondo la Nacion, oltre al capo dello stato i personaggi
coinvolti nella presunta operazione criminale sono Mauricio
Novelli, Manuel Terrones Godoy e Sergio Daniel Morales, che ha
agito da tramite con l'imprenditore statunitense Hayden Mark
Davies, amministratore delegato della società Kelsier Ventures,
e Julian Peh, direttore di Kip Protocol, la società dietro la
creazione della criptovaluta.
I reati ipotizzati dalla procura sono truffa, traffico
d'influenze, abuso d'ufficio e corruzione.
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