La giudice Loretta Preska,
che guida la corte del distretto meridionale di New York, ha
respinto il ricorso che aveva presentato qualche giorno fa l'ong
statunitense Republican Action for Argentina, la Rafa, per
indagare sulla nazionalizzazione della compagnia petrolifera
Ypf.
Obiettivo del ricorso era rivedere e revocare la decisione di
primo grado che lo scorso anno ha condannato lo stato argentino
a pagare un risarcimento di 16,1 miliardi di dollari più un
miliardo di interessi ai fondi Burford ed Eton Park per
l'esproprio, avvenuto nel 2012 durante governo dell'allora
presidente Cristina Fernández de Kirchner (2007-2015).
Lo riporta il sito del quotidiano argentino La Nación. "Sono
tarati ('tarados' in spagnolo) quelli che pensano che lo stato
debba essere stupido e comprare tutto secondo la legge della
stessa Ypf, rispettando il suo statuto", aveva detto Axel
Kicillof quando era ministro dell'Economia nel governo Kirchner,
difendendo quella decisione davanti al parlamento. Tale
dichiarazione dell'oggi governatore della provincia di Buenos
Aires è stata presa dalla giudice Preska come prova
dell'irregolarità dell'esproprio.
Ora la causa continuerà il suo corso naturale. La sentenza
della Corte d'appello di New York non dovrebbe arrivare prima
del marzo 2026 ma, nel frattempo, altre richieste del fondo
Burford saranno giudicate da Preska tra cui quella di rimanere
le azioni che lo stato in Ypg, pari al 51%.
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