Gli screenshot della chat del Pentagono su Signal pubblicati da The Atlantic - il cui direttore era stato incluso accidentalmente - mostrano che il capo del Pentagono, Pete Hegseth ha pubblicato il 15 marzo tutto il piano d'attacco contro gli Houthi in Yemen, trentuno minuti prima che gli F-18 americani entrassero in azione e due ore e un minuto prima che il primo bersaglio Houthi venisse ucciso. Se questi messaggi fossero stati ricevuti da qualcuno ostile agli interessi americani, o semplicemente da qualcuno indiscreto e con accesso ai social media, gli Houthi avrebbero avuto il tempo di prepararsi a quello che avrebbe dovuto essere un attacco a sorpresa alle loro roccaforti. Le conseguenze per i piloti americani avrebbero potuto essere catastrofiche.
Ecco alcuni stralci:
* ore 11.44 - "Tempo adesso: condizioni meteo favorevoli. Appena confermato da Centcom (il Comando centrale, l'unità militare per il Medio Oriente), siamo pronti per il lancio della missione".
* 12:15 - Decollo degli F-18 (primo pacchetto di attacchi).
* 13:45 - Inizia la finestra di attacco 'basata sul trigger' per gli F-18. L'obiettivo terroristico si trova nella sua posizione nota, quindi dovrebbe essere in orario - inoltre, decollo dei droni d'attacco (MQ-9s). Hegseth aveva continuato ad aggiornare i partecipanti alla chat con il suo piano.
* 13:48 - Il consigliere alla sicurezza nazionale Mike Waltz invia il seguente testo, contenente informazioni in tempo reale sulle condizioni di un sito di attacco, apparentemente a Sanaa: "VP. Edificio crollato. Aveva più ID positivi. Pete, Kurilla, l'IC, lavoro straordinario". Waltz si riferiva qui a Hegseth, al generale Michael E. Kurilla, comandante del Central Command; e alla comunità di intelligence, o Ic. Il riferimento a "più Id positivi" suggerisce che l'intelligence statunitense aveva accertato le identità dell'obiettivo o degli obiettivi Houthi, utilizzando risorse umane o tecniche. Sei minuti dopo, il vicepresidente JD Vance, apparentemente confuso dal messaggio di Waltz, scrive: "Cosa?"
* 14:00 - Waltz risponde: "Scrivo troppo velocemente. Il primo obiettivo, il loro capo missilistico, lo abbiamo identificato con certezza mentre entrava nell'edificio della sua fidanzata e ora è crollato". Vance risponde un minuto dopo: "Eccellente".
* 14:10 - Hegseth annuncia: "Altro lancio degli F-18 (secondo pacchetto di attacco)". Poi continua ad aggiornare in tempo reale.
* 14:15 - Attacchi con droni sull'obiettivo (è quando le prime bombe cadono definitivamente)".
* 15:36 - Inizia il secondo attacco degli F-18 e anche il primo dei missili Tomahawk via mare". Segue l'augurio finale: "Buon viaggio ai nostri guerrieri". Subito dopo, il vicepresidente Vance scrive: "Dirò una preghiera per la vittoria". John Ratcliffe, il direttore della Cia, commenta: "Un buon inizio". Waltz gli fa eco: "Grande lavoro", seguito da tre emoji: un pugno, la bandiera americana e il fuoco. La chief of staff di Trump, Susie Wiles, aggiunge: "Complimenti a tutti".
Più tardi, quel pomeriggio, Hegseth continua: "Centcom era/è sulla buona strada". In particolare, rivela che gli attacchi sarebbero continuati. "Ottimo lavoro a tutti. Altri attacchi in corso per ore stasera e forniremo un rapporto iniziale completo domani".
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