"La nuova ipotesi di rateizzazione
dei carichi fiscali e contributivi con le agevolazioni che
supera gli ostacoli e le criticità di precedenti rottamazioni,
deve essere letta quale atto disposto dal Legislatore non solo
per venire incontro ai contribuenti in difficoltà, ma anche a
corollario della revisione delle sanzioni tributarie". A
sostenerlo il presidente dell'Istituto nazionale dei
tributaristi (Int) Riccardo Alemanno e il consigliere nazionale
Salvatore Cuomo, che hanno partecipato a un'audizione in
Commissione Finanze del Senato, dichiarando che "la riedizione
della rottamazione deve essere vista come uno strumento volto a
ridurre il 'magazzino fiscale' che costituisce un debito che
grava sul bilancio dello Stato e, quindi, su tutti i
contribuenti, ovviamente nel contempo anche uno strumento che
renda meno gravoso, ai contribuenti in difficoltà economica,
sanare la loro posizione nei confronti dello Stato".
Per il vertice dell'associazione professionale, "la tolleranza
per situazioni di difficoltà, documentabili, dovrebbe essere
applicata 'ex ante' rispetto all'iscrizione al ruolo delle somme
non versate. Se si vuole andare incontro al contribuente che ha
dichiarato gli importi a debito ma non è riuscito a onorarli per
situazioni soggettivamente e/o oggettivamente documentabili si
dovrebbero attuare le cancellazioni di sanzioni e di interessi
già nella fase collegata all'avviso di irregolarità".
Secondo Alemanno così "il contribuente godrebbe
dell'agevolazione nella fase di rateizzazione degli importi
indicati sugli avvisi e l'Amministrazione finanziaria eviterebbe
l'iscrizione a ruolo e ulteriori ritardi sull'incasso delle
rate, senza andare a gravare ulteriormente sul cosiddetto
'magazzino'. La tempestività è fondamentale per recuperare
quanto dovuto allo Stato da parte degli organi preposti, con
interventi il più possibile a ridosso del mancato pagamento, i
risultati positivi delle lettere di compliance dell' Agenzia
delle Entrate ne sono la dimostrazione", termina il presidente
dell'Int.
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