/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cgia, 'lo Stato non paga, le imprese avanzano 58,6 miliardi'

Cgia, 'lo Stato non paga, le imprese avanzano 58,6 miliardi'

Tra i Paesi Ue l'Italia ha lo stock di debiti più altro

VENEZIA, 08 marzo 2025, 09:50

Redazione ANSA

ANSACheck

Tra i 27 Paesi dell'Ue, l'Italia presenta lo stock di debiti commerciali in rapporto al Pil più elevato di tutti: nel 2023 la Pubblica Amministrazione ha accumulato mancati pagamenti ai propri fornitori pari a 2,8 punti percentuali di Pil. In valore assoluto si tratta di 58,6 miliardi di euro, in costante crescita dal 2020. E' quanto risulta da un'indagine dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia).
    Il "peso" sul Pil vede l'Italia davanti a Belgio (2,7) e al Lussemburgo (2,4); tra i principali concorrenti commerciali la Spagna registra una incidenza dello 0,9%, la Francia dell'1,6% e la Germania dell'1,9%.
    Secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato, nel 2023, a fronte di quasi 30,5 milioni di fatture ricevute dalle Amministrazioni Pubbliche, per un valore di 185,1 miliardi, l'importo pagato è stato di 174,5 miliardi, con mancati pagamenti per 10,6 miliardi. Nel 2022 erano stati 9 e nel 2021 8,2.
    Sebbene, le transazioni commerciali pagate entro i termini siano in aumento, in valore assoluto le cifre rimangono in crescita e spaventosamente elevate: anche nei primi 6 mesi del 2024, a fronte di 15,3 milioni di fatture ricevute per 95 miliardi, a settembre ne sono state pagate per 89,2 miliardi (5,8 miliardi in meno). "Non è da escludere - sostiene la Cgia - che con la messa a terra delle opere pubbliche legate al Pnrr la situazione sia destinata a peggiorare".
    Tra le divisioni pubbliche lo Stato centrale è quello che ha registrato la performance peggiore, saldando il 92,8% delle fatture ricevute, non pagando 1,4 miliardi e onorando gli importi entro i termini nel 69,3% del totale. Dall'analisi dell'Indice di Tempestività dei Pagamenti del 2024 sui ministeri italiani, 7 su 15 hanno pagato mediamente oltre i termini di legge. La situazione più critica è nel Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, con un ritardo medio annuo di 13,13 giorni, seguono il Ministero della Cultura (10,94), l'Interno (10,71), il Turismo (10,45), la Salute (4,51), la Giustizia (4,06) e le Infrastrutture e i Trasporti (2,46). I più efficienti sono l'Ambiente con 20,91 giorni di anticipo, l'Università e la Ricerca (15,45) e il Made in Italy (13,85). La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pagato con un anticipo medio di 8,48 giorni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza