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>>>ANSA/ Fisco soft per il terzo settore, ok da Commissione Ue

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Tasse al 12,5% per chi investe; soddisfatte Calderone e Bellucci

ROMA, 08 marzo 2025, 18:19

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Simona D'Alessio) Dal primo gennaio del 2026 chi deciderà di investire in un Ente del terzo settore, acquistando i nuovi "titoli di solidarietà", potrà versare un'aliquota del 12,5% (godendo, quindi, delle stesse agevolazioni fiscali dedicate a chi compra i titoli di Stato). E, sempre a partire dal prossimo anno, saranno ampliate le chance di sovvenzionamento delle onlus. È ciò che stabiliscono le nuove norme tributarie del Terzo settore, su cui ha acceso il semaforo verde definitivo la Commissione europea; si tratta, ha commentato il ministro del Lavoro Marina Calderone, di "un traguardo atteso da anni", che consentirà di "dare finalmente stabilità e certezze" agli organismi che, nel nostro Paese, perseguono obiettivi solidaristici.
    Il testo varato a Bruxelles dispone l'entrata in vigore di un regime fiscale 'ad hoc' per il comparto che dispone "la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell'attività statutaria, oppure all'incremento del patrimonio" delle varie realtà benefiche. Inoltre, come illustrato dal viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, "saranno introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo settore".
    Fra le pieghe della disciplina appena approvata, ha proseguito, c'è "l'introduzione di nuovi strumenti di finanza sociale, come i titoli di solidarietà, che garantiranno agli investitori il medesimo trattamento fiscale riservato ai titoli di Stato, con l'applicazione dell'aliquota del 12,5%".
    La Commissione Ue, ha aggiunto la numero due del dicastero di via Veneto, quindi, viste le caratteristiche delle onlus italiane, "ha constatato che le agevolazioni fiscali degli Enti non si configurano come aiuti di Stato, poiché perseguono attività di interesse generale con finalità di pubblica utilità".
    A esprimere "estrema soddisfazione" per le novità legislative è stato il presidente del Consiglio nazionale del Notariato Giulio Biino, giacché "in un mondo diviso non si può prescindere dalla solidarietà sociale". E ha ricordato che i notai fin da subito si sono posti "al fianco delle Istituzioni, per rendere concretamente applicabile questa importante riforma". Analoga disponibilità è stata manifestata dal Consiglio nazionale dei commercialisti, perché le nuove norme fiscali, ha detto il presidente Elbano de Nuccio, rappresentano "un passaggio estremamente importante per il futuro del no profit".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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