Tenuto conto dei dati sul mercato del
lavoro rilevati mensilmente dall'Istat nei vari anni, con
l'ultimo aggiornamento a gennaio 2025, e rapportato il numero
degli infortuni denunciati in occasione di lavoro (al netto
degli studenti) a quello degli occupati (dati provvisori), si
evidenzia - sottolinea l'Inail - un'incidenza infortunistica che
passa dalle 155 denunce di infortunio in occasione di lavoro
ogni 100mila occupati Istat del gennaio 2019 alle 124 del 2025,
con un calo del 19,6%. Rispetto a gennaio 2024 la riduzione è
del 3,3% (da 128 a 124).
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (al netto
degli studenti) presentate all'Inail a gennaio sono state
30.090, in diminuzione dell'1,2% rispetto alle 30.454 del primo
mese del 2024. La diminuzione è legata solo alla componente
maschile, che registra un -3,6% (da 20.278 a 19.550 casi),
mentre quella femminile aumenta del 3,6% (da 10.176 a 10.540).
In flessione le denunce dei lavoratori italiani (-2,5%), mentre
aumentano quelle degli stranieri (+3,5%).
Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata
e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro (sempre al netto
degli studenti), denunciati all'Inail entro gennaio sono stati
5.424, in calo del 2,9% rispetto ai 5.584 del primo mese del
2024.
Le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e
grado presentate all'Inail sempre a gennaio sono state 6.286, in
aumento del 2,6% rispetto alle 6.128 del 2024. Tale incremento,
viene sottolineato, è da imputare soprattutto all'estensione
della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private
di ogni ordine e grado in vigore dal settembre 2023, prevista
dal decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 e confermata anche per
l'anno scolastico 2024-2025.
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