"Fin dall'inizio del mio mandato ho
posto l'attenzione su questo problema. Lo stiamo sviscerando
attraverso i dati in possesso dell'istituto e, proprio in
funzione di questa consapevolezza, penso che una soluzione possa
essere quella della integrazione qualificata e governata". Lo ha
detto il presidente dell' Inps Gabriele Fava rispondendo, a
Napoli, ad una domanda sul ruolo che possono avre i migranti
nel sistema pensionistico, dal momento che in Italia vi sono
sempre meno giovani e più anziani.
Poi parlando della sostenibilità del sistema previdenziale
ha detto che "l'unica ricetta possibile, da studiare di concerto
col legislatore è l'aumento della base occupazionale". "Dobbiamo
trovare un modo per favorire maggiori assunzioni affinché si
possano avere migliori stipendi e quindi più contribuenti e
più contributi, coerentemente con la produttività. Quindi
dobbiamo cercare di creare e o instaurare un nuovo patto col
tessuto produttivo per favorire l'ingresso nel mercato dei
giovani".
Fava ha poi detto: "a brevissimo partiremo con una grande,
importante campagna di educazione previdenziale perché nei
giovani manca la consapevolezza della cultura contributiva.
Consapevolezza nel costruire da subito il loro percorso
previdenziale. Il loro estratto conto contributivo ci deve
essere - ha spiegato - ma deve essere costruito da subito,
perché soltanto se intervengono subito riusciranno ad avere un
montante contributivo adeguato".
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