La Bbc, centenaria emittente
britannica e storico modello di servizio pubblico
radiotelevisivo nel mondo occidentale, deve prepararsi ad
affrontare "sfide senza precedenti" nel prossimo anno per
cercare di far quadrare i conti e poter finanziare i suoi
contenuti. Lo si legge nel documento sulle previsioni relative
all'esercizio 2025/26 diffuso in queste ore dai vertici
aziendali.
Nel testo si fa riferimento ai pesanti tagli di personale e
di costi realizzati nell'ultimo quinquennio - sullo sfondo di
una situazione legata anche alle dinamiche del canone, congelato
a suo tempo dagli ultimi governi conservatori e poi aggiornato
sotto il livello dell'inflazione dall'attuale esecutivo
laburista - indicati come utili, ma non sufficienti a garantire
l'equilibrio di bilancio nel prossimo futuro secondo le stime
odierne. In totale, le entrate previste per il 2025/26 sono
fissate in 4,491 miliardi di sterline (circa 5,4 miliardi di
euro), 2,5 miliardi dei quali peraltro assorbiti dai costi
attesi solo per finanziare i contenuti prodotti dall'emittente.
Il tutto in un contesto che in termini reali ha visto calare in
15 anni il budget complessivo della "Beeb", o "zietta", come un
tempo gli spettatori dell'isola chiamavano familiarmente la Bbc,
di un miliardo di sterline tondo.
Di qui il monito contenuto nel piano reso pubblico oggi: "Noi
- vi si legge - abbiamo attuato risparmi significativi, incluso
il taglio di 2000 posti di lavoro, negli ultimi cinque anni, ma
limitarsi a questo approccio non è più sostenibile. A dispetto
della forte crescita del settore commerciale (Bbc Commercial),
abbiamo infatti di fronte una sfida senza precedenti per
finanziare i nostri contenuti mentre le coproduzioni globali si
riducono". Sfida da sostenere puntando "anche" su un maggiore
uso dell'intelligenza artificiale (IA), concludono i
responsabili della Bbc, impegnandosi "ad esplorare come poter
sviluppare al massimo l'IA per la nostra audience e i nostri
team di lavoro"; nonché a promuoverne "un uso responsabile a
sostegno della creatività umana e dell'industria creativa,
proteggendo al contempo la proprietà intellettuale dei
creatori".
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