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L'arte non voterà Trump, parola del coreografo David Parsons

L'arte non voterà Trump, parola del coreografo David Parsons

Il celebrato artista di nuovo in Italia con 'Balance of Power'

MILANO, 18 ottobre 2024, 18:00

Redazione ANSA

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Con il classico "in my opinion", secondo me, il celebrato coreografo statunitense David Parsons ha affermato che "gran parte degli artisti non voterà per Donald Trump, ma per Kamala Harris" alle prossime presidenziale negli Usa anche perché se vincesse il tycoon "ci sarebbe una forte riduzione dei finanziamenti per l'arte". Lo ha detto rispondendo, in un video-incontro, alle domande dei giornalisti per la presentazione dell'ultimo spettacolo, portato in Italia, Balance of Power della sua compagnia, Parsons Dance, che toccherà 17 città.
    La rappresentazione include sei pezzi coreografici. Amati classici che hanno segnato la storia della danza contemporanea e poi al centro del programma, per la prima volta in Europa, due nuove produzioni del 2024: The Shape of Us e Juke. Il primo appuntamento è al Teatro degli Arcimboldi di Milano l'1 e il 2 novembre e l'ultimo il 3 dicembre al Politeama di Genova.
    Proprio in The Shape of Us, descritto come un po' dark e che spinge alla riflessione a fronte di un repertorio in genere pieno di gioia e spensieratezza, protagonista sarà Elena D'Amario come special guest, nel capoluogo lombardo, al Teatro Massimo di Pescara, l'8 novembre, e dal 14 al 17 novembre al Teatro Olimpico di Roma. "Nonostante le guerre e tanti problemi non dobbiamo perdere di vista la bellezza e la meraviglia dell'universo", ha sottolineato David.
   

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