Si intitola "Vai" il nuovo album
del cantante napoletano Gianni Fiorellino in uscita domani,
prodotto e distribuito dalla Zeus Record in collaborazione con
Leone Produzioni. Testi di forte impatto, composti in gran parte
dallo stesso musicista ed interprete nel solco di un
cantautorato italiano di nuova generazione, caratterizzano la
track list del disco che si compone di 13 brani, inediti e
disponibili al download sulle varie piattaforme di streaming
digitale. Tredici canzoni, presentate oggi al Maschio Angioino
di Napoli, alcune di esse scritte dal paroliere Vincenzo
D'Agostino, in cui Gianni Fiorellino costruisce, tassello su
tassello, un mosaico sonoro, tra sonorità pop e varie
digressioni rock, house e britpop, dedicato all'amore, nelle
molteplici declinazioni possibili riferite a questo sentimento.
E' il caso della title track del disco, il brano "Vai", che
il musicista e cantante napoletano dedica ai suoi figli
rendendoli partecipi di un messaggio d'amore assoluto. E'
l'unico brano che Gianni Fiorellino sceglie di cantare in
italiano, quasi a voler sottolineare un'urgenza comunicativa che
trascende forma e consuetudine per arrivare diretto
all'argomento. "Una canzone in cui traduco in musica -
sottolinea l'artista - tutto quello che io e mia moglie Melania
costruiamo insieme per garantire ai nostri figli percorsi meno
in salita di quelli che abbiamo dovuto fare noi e, tra le righe
del testo, scacciare dalla mente quelle tante inquietudini di
padre verso un futuro che talvolta fa paura". E' il primo
esempio del percorso nelle forme dell'amore che Gianni
Fiorellino costruisce traendo principale ispirazione dai diversi
strati sovrapposti di una personale esperienza. "E' il mio disco
più importante - aggiunge - quello che, più di ogni altro,
definisce una maturità di uomo e di musicista, conquistata nel
lavoro e con grande sacrificio, che mi spinge a cercare le mie
verità nelle piccole e grandi cose della vita, le stesse che
ispirano la mia musica". Parole che trovano conferma, scorrendo
la track list dell'album, in brani come "Nuje stamm'ancora ccà"
e "A felicità" o come "E viecchie".
"Cantare l'amore, adesso che tutto il mondo sembra
pericolosamente attratto più da altre pulsioni - conclude Gianni
Fiorellino - è per me un gesto quanto mai rivoluzionario. A
rischio di sembrare retorico, penso senza mezze misure che ci
vuole coraggio per amare e ci vuole coraggio anche a dirlo".
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