In principio fu Bach: proprio con
un brano del compositore tedesco Beatrice Rana si è esibita per
la prima volta al pianoforte in pubblico. Aveva nove anni, ma da
allora il legame fortissimo con la sua musica è rimasto come
dimostra il suo nuovo album in uscita in formato fisico e
digitale il prossimo 21 marzo 'Bach Keyboard Concertos'.
Rana, che ormai è diventata una solista di fama
internazionale nonché la fondatrice la direttrice artistica del
festival Classiche forme a Lecce, ha eseguito i quattro concerti
per tastiera( BWV 1052 in Re minore, BWV 1053 in Mi maggiore,
BWV 1054 in Re maggiore e BWV 1056 in Fa minore) con la
Amsterdam sinfonietta diretta dal primo violino Candida Thompson
nel 2022.
L'intesa è stata tale che è poi nata l'idea del disco. "Per
me, la qualità universale di questa musica apre la questione
della scelta tra il clavicembalo dell'epoca di Bach e il
pianoforte moderno - racconta Beatrice Rana - Spero sinceramente
che a Bach sarebbero piaciuti i suoi concerti eseguiti al
pianoforte. Certo, la prova è che la sua musica riesce a
raggiungere il suo scopo su ogni tipo di strumento...".
"Naturalmente, è importante suonare ciò che egli intendeva,
ma penso che interpretare questi concerti sul pianoforte
moderno, diverso in molti modi dal clavicembalo, permetta
maggiori possibilità. A volte, piuttosto che seguire le orme del
clavicembalo, il pianoforte può imitare l'organo, che era lo
strumento principale di Bach. Credo che questo sia un processo
interpretativo altrettanto interessante, ed è proprio quello che
cercavamo nel nostro progetto di registrazione con l'Amsterdam
Sinfonietta".
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