A pochi giorni dalla morte del marito Carl Dean, Dolly Parton ha pubblicato una nuova, struggente canzone dedicata all'uomo che per sei decenni è stato il compagno della sua vita. Carl, che aveva una ditta che asfaltava strade, è morto il 3 marzo a 82 anni. Aveva sempre evitato i riflettori ed è stato l'involontaria ispirazione per Jolene, il brano che fatto di Dolly una superstar della musica.
"Mi sono innamorata di Carl quando avevo 18 anni. Abbiamo trascorso insieme 60 anni preziosi e significativi. Come tutte le grandi storie d'amore, non finiscono mai. Continuano a vivere nella memoria e nella musica", ha scritto Dolly sul suo profilo Instagram: "Lui sarà sempre la stella della mia storia e gli dedico questa canzone".
Il brano è intitolato If You Hadn't Been There. "Se tu non fossi stato lì / Chi sarei io?", canta l'icona della country music, ma non solo. "Vedi sempre il meglio di me / Le tue braccia amorevoli mi hanno cullata". La musica si intensifica e nel ritornello si unisce un coro, mentre la voce di Dolly Parton si libra nell'aria.
Dolly e Carl si erano sposati nel 1966 in una piccola cerimonia in Georgia e 50 anni dopo avevano rinnovato i voti nuziali. Lui aveva sempre schivato le luci della ribalta: a quanto pare aveva assistito a un solo concerto della moglie ed era stato abbastanza. In una rara intervista del 2016, in occasione delle nozze d'oro, a Entertainment Tonight aveva rivelato di aver avuto il classico colpo di fulmine al primo incontro fuori da una lavanderia a gettone lo stesso giorno in cui lei era arrivata a Nashville per dedicarsi a tempo pieno alla musica: "Pensai subito...quella ragazza me la sposo. Il mio secondo pensiero fu... è davvero bellissima". Dean aveva aggiunto che in quel momento era cominciata la sua vita: "Non scambierei gli ultimi 50 anni per nulla su questa terra".
Per tutto l'amore del mondo Dolly e Carl avevano avuto qualche momento difficile come testimoniato da Jolene: nel brano del 1973 Parton implora una donna - una cassiera di banca - a non rubarle il suo uomo. Una storia vera, che risale ai primi tempi del matrimonio, come ha raccontato la cantante anni dopo alla Npr: "Lei aveva una cotta terribile per mio marito. E lui amava andare in banca perché lusingato da tanta attenzione. Ma era solo uno scherzo tra noi. E la canzone, anche se sembra orribile, era innocente".
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