Compie 20 anni Eastwest, "un compleanno importante in un panorama editoriale che è cambiato tantissimo, molto di più dei vent'anni precedenti". Lo sottolinea Giuseppe Scognamiglio, diplomatico, manager, giornalista, professore e direttore della rivista.
"La carta continua a perdere terreno, anche se noi crediamo manterrà sempre una sua specialità, perché ti costringe a riflettere sui concetti e sulle informazioni, cosa che non avviene certo con i podcast e con la veicolazione via social media, che per definizione sono strumenti di consumo rapido e multi funzione - spiega - Anche noi stiamo cercando di impadronirci delle attrezzature di questo millennio e trasformare in parte la nostra comunicazione, in un panorama internazionale come sempre complesso e pieno di contraddizioni".
Nel suo editoriale Scognamiglio ripercorre i grandi temi internazionali di attualità, dalle elezioni americane alla guerra in medio Oriente a a quella in Ucraina, nel cuore dell'Europa. Fino alla rivalità tra Occidente e Cina sul piano geopolitico e all'Europa che necessita "un salto di qualità decisivo in termini di governance".
"In Italiam - conclude Scognamiglio - stiamo vivendo una stagione di straordinaria stabilità. In politica estera, non da questo Governo ma già da Draghi in poi, ci siamo allineati a Washington più di quanto la nostra tradizione non ci tramandi.
Roma può e deve giocare un ruolo diverso, spingendo dentro le istituzioni europee per un protagonismo che ci trasformi da seguaci della linea americana a partner intelligenti".
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