/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Richard Ford, il mio ultimo Bascombe e la felicità

Richard Ford, il mio ultimo Bascombe e la felicità

Premio Pulitzer a Pordenone: sono spaventato da elezioni Usa

PORDENONE, 21 settembre 2024, 12:47

di Mauretta Capuano

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Happiness, Felicità!". È la prima parola che è venuta in mente a Richard Ford quando si è seduto al tavolo per mettersi a scrivere il suo ultimo romanzo, Per sempre (Feltrinelli), con protagonista Frank Bascombe. Lo racconta lo scrittore Premio Pulitzer a Pordenonelegge dove è atteso come una star a uno degli incontri di punta della festa del libro e della libertà che si conclude domenica 22 settembre.
    "Da dove mi era venuta questa parola, felicità, mi sono chiesto quando è apparsa. Arrivava da 40 anni prima, è sempre stata con me. È stato incoraggiante, quasi consolatorio. Ho pensato sono ancora qui e ancora riesco a voler fare qualcosa nel modo migliore. Ho sempre messo Frank difronte a ostacoli significativi, il divorzio, il cancro, la perdita del lavoro, la perdita di un figlio piccolo. Adesso ho 80 anni e lo dico con serenità che questa è la fine della storia di Frank , si chiude un ciclo di 5 libri, e ho deciso di metterlo davanti ad un altro enorme problema, la morte del suo secondo figlio colpito dalla Sla" dice Ford.
    Quanto ci sia dello scrittore in Bascombe non è importante anche perché il Premio Pulitzer vuole scrivere sempre di qualcosa che non sa. "Credo che un romanziere scrivendo riveli nella sua opera ciò che è importante per lui e io mi sento vulnerabile, c'è la mia vulnerabilità" spiega.
    Ha paura di queste elezioni americane? Sono molto spaventato. Ho scritto un articolo qualche giorno fa dicendo che la maggior parte dei miei amici ha timore che Trump vinca. Quando gli chiedi e se vince davvero? La reazione è che si mettono le mani davanti alla faccia, ma non si possono solo chiudere gli occhi perché la possibilità che vinca c'è. Dobbiamo fare attenzione come elettori e cittadini. Non possiamo ignorare la cosa e dire vado a vivere in Irlanda, in Canada. Dobbiamo resistere, lottare, votare, ascoltare e farci sentire" afferma Ford. "Se Trump dovesse vincere noi dipenderemo dal resto del mondo, dall'Italia, dalla Germania, dalla Francia, dal Regno Unito. Dal fatto che questi paesi dicano 'no, questo non è accettabile'" incalza. L'America è pronta ad avere un presidente donna? È prontissima per una presidente donna e di colore come Kamala Harris e lo è da tempo e anche gli americani. Chi magari non è pronto, chi non lo vuole e cerca di frenare le donne, le persone di colore non sono i cittadini ,ma le forze politiche".
    Con i suoi occhi azzurrissimi Ford mostra il notebook in cui prende appunti, scrive pensieri. È da qui che parte tutto il suo lavoro di scrittore. "Ho centinaia di blocchi Scrivo pensieri, una nota qui un'altra là e non sono collegate tra loro. Non c'è un ordine".
    Ma è vero che vuole scrivere un romanzo comico? "Se vivo abbastanza, sì. Lavoro in questo modo anche per il romanzo comico. Dopo aver scritto e preso appunti e note per un anno li rivedo e trascrivo a macchina, sulla tastiera. Arrivo anche ad avere 200 pagine di appunti trascritti. È un caos totale. Quando ho finito di trascrivere stampo e leggo così come è. Vedo qualcosa e penso: questo potrebbe andare al centro della storia, questo alla fine. Questo lo faccio dire ad un personaggio. Come una sorta di mosaico, ma il mosaico ha una sua linearità che il mio lavoro non ha. Per me la composizione è la disposizione di cose diverse fra loro" racconta.
    "Il mio compito come romanziere è fare in modo che le difficoltà che deve affrontare il personaggio siano interessanti. Il fatto che il figlio di Frank abbia una malattia degenerativa gravissima, la Sla e muoia di questo può essere affrontato anche in modo divertente. Ho sempre dentro la testa una frase che viene dalla drammaturgia ebraica che dice che se niente è divertente allora niente può essere serio.
    Scrivere fare letteratura, leggere, è una cosa meravigliosa. E' una delle cose più belle a cui io posso pensare e lo prendo molto seriamente".
    Inventato dallo scrittore nel 1981 Bascombe è il prodotto di più forze che erano in atto nella sua vita allora. Volevo scrivere qualcosa di estremamente serio e divertente. E' li che c'è l'essenza delle cose".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza