Un vaporetto veneziano
reinterpretato, trasformato in una moderna "arca", è in mostra
da qualche giorno all'aeroporto di Venezia, in un'area
dell'edificio della darsena. L'opera, dal titolo "Noah's Ark", è
dell'artista belga Koen Vanmechelen, e resterà esposta per un
anno.
L'iniziativa nasce da un accordo tra la Fondazione Berengo
insieme alla rivista "Lineadacqua" e il Gruppo Save.
L'arca di Vanmechelen raccoglie figure che simboleggiano il
genio umano, il pensiero filosofico, il potere del cambiamento,
da Frida Kahlo e Albert Einstein al Mahatma Gandhi e Madre
Teresa. Sul retro della barca i passeggeri, sul tetto alberi e
animali, specie quasi estinte che sottolineano l'impatto
dell'azione dell'uomo.
"L'arca - commenta Vanmechelen - si erge come un faro di
riflessione nella città dell'acqua e della meraviglia,
invitandoci a intraprendere un viaggio attraverso l'arte e il
nucleo stesso di ciò che significa essere umani. A Venezia,
città perennemente in bilico tra ieri e domani, l'opera offre un
viaggio nell'anima dell'umanità, un viaggio attraverso i mari
del tempo, della coscienza e della memoria collettiva.
Soprattutto, è un'ode al futuro in cui c'è spazio per la vita in
tutte le sue forme".
L'installazione è stata realizzata con la partecipazione di
Berengo Studio, fornace creativa sull'isola di Murano, nota per
la produzione di opere d'arte in vetro per artisti contemporanei
in tutto il mondo. E' parte di un dittico, assieme a "Looking
for the Ark", rappresentante un bambino alto due metri che regge
un'ancora di bronzo e una catena di vetro, attualmente esposta
ai Giardini della Biennale di Venezia
Per Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save,
"l'installazione di Vanmechelen parla alle migliaia di persone
che giornalmente attraversano il nostro aeroporto, ne sollecita
la meraviglia per questo eterogeneo mondo salvato in un
vaporetto rivisitato, che li interroga sul senso più profondo
del viaggio".
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