"Questo è un luogo di
straordinaria importanza, un luogo sacro in cui la bellezza
diventa cura dell'anima". Così il ministro della Cultura,
Alessandro Giuli, accompagnato dal sindaco Enrico Trantino, ha
commentato il lavoro artistico del mecenate Antonio Presti,
visitando l'opera la 'Porta delle farfalle' nel popoloso rione
Librino. Nonostante la pioggia il ministro ha voluto percorrere
insieme a Presti quel muro di cemento dell'Asse dei Servizi,
oggi diventato progetto visionario "che dona luce alla periferia
di Librino, restituendo all'Anima un varco che conduce
all'esperienza del Sogno".
"Daremo il giusto rilievo e la giusta importanza a questo
luogo, in cui la periferia diventa la grande madre che si prende
cura delle persone che vi abitano", ha dichiarato Giuli ai
giornalisti, dopo aver visto la più grande scultura al mondo in
bassorilievo ceramico: un chilometro e mezzo di opera che oggi è
"agenzia educativa e spirituale" per tutti gli abitanti della
periferia catanese.
La Porta delle Farfalle è un chilometro e mezzo di muro di
cemento armato trasformato in opera d'arte con l'impegno di
oltre 5.000 studenti di 16 licei artistici siciliani, circa
10.000 bambini delle nove scuole di Librino e le loro famiglie,
e il contributo di oltre 50 tra artisti e architetti selezionati
dalla Fondazione Fiumara d'Arte, in collaborazione con una rete
di giovani curatori.
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