"Le scelte strategiche per l'energia
devono essere sottratte alla potestà referendaria e alla
burocrazia locale". Lo ha dichiarato Michelangelo Agrusti,
presidente di Confindustria Alto Adriatico, nel corso del
convegno "Energia nucleare sostenibile: dialogo con l'industria
italiana - Opportunità, innovazione e sviluppo", promosso dagli
Industriali friulani e l'azienda Newcleo che si è tenuto questo
pomeriggio in Confindustria.
Agrusti ha detto di essere un "nuclearista convinto",
evidenziando che il Paese ha rinunciato al nucleare con due
referendum immediatamente successivi agli incidenti di Chernobyl
e Fukushima. "Dobbiamo considerare gli impianti strategici come
zone militari, senza interferenze urbanistiche o raccolte firme
dei comitati, al sicuro dalle oscillazioni della politica
quotidiana".
Dello stesso avviso il presidente della Regione Fvg,
Massimiliano Fedriga, che ha sottolineato la necessità di
superare ostacoli burocratici per attrarre investimenti e
garantire l'indipendenza energetica. "Oggi qualsiasi impianto
all'avanguardia è oggetto di proteste. Se tre o quattro comuni
fanno ricorso, tutto si blocca. Serve una visione chiara e non
cedere alla minoranza chiassosa. Il nucleare disponibile oggi è
sicuro e va inserito in una strategia di lungo periodo".
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