Mara Favro, 51enne originaria di Susa (Torino), è scomparsa la notte tra il 7 e l'8 marzo 2024. A denunciare la cosa il fratello.
Dopo la denuncia del fratello, la procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio e occultamento di cadavere.
Mara Favro quando è sparita lavorava da otto giorni in una pizzeria di Chiomonte, in Alta Val di Susa.
La notte della scomparsa, a fine turno, sarebbe tornata a casa, a dieci chilometri dal locale, accettando un passaggio dal pizzaiolo. Lo ha raccontato lui stesso, insieme al titolare, ai microfoni della trasmissione di Rai Tre 'Chi l'ha visto?', a cui si è rivolto il fratello della donna, oltre che a Penelope, l'associazione per la ricerca delle persone scomparse. Sempre secondo il racconto dei due, Mara si sarebbe fatta lasciare davanti a un pub di Susa. Poco prima delle tre della notte sarebbe tornata poi alla pizzeria di Chiomonte in autostop, grazie a un passaggio di un camionista. Avrebbe detto al titolare di avere "dimenticato le chiavi di casa". Si sarebbe infine incamminata a piedi di nuovo verso casa, nel buio della statale 24, per percorrere quei circa sette chilometri che dividono Chiomonte da Susa, con un dislivello in salita di circa 200 metri.
È a questo punto che di lei non si sono più avute più notizie.
Alcune settimane più tardi, tuttavia, questa versione è stata smentita in parte dal pizzaiolo: "Non ho accompagnato nessuno. Non ho la patente. Lei mi ha dato uno strappo fino al tornante stradale di Susa, perché era venuta a lavoro in auto. Mi disse che la macchina era guasta", racconta l'uomo.
Chi conosceva la donna, madre di una bambina di 9 anni, racconta che Mara voleva lasciare il posto di lavoro, anche se era lì da poco. Questo coinciderebbe con il contenuto di un presunto messaggio che la cameriera avrebbe inviato la mattina dell'8 al datore di lavoro, in cui diceva che non avrebbe più lavorato nel suo locale. Presunto, perché, per ammissione dello stesso uomo, quel messaggio è stato cancellato dalla chat di WhatsApp. Avrebbe risposto direttamente a lei, così: "Mi lasci nella m...".
Se gli inquirenti hanno da subito ritenuto poco plausibile l'ipotesi del suicidio, dall'altro l'ipotesi che Mara Favro, che spesso faceva autostop lungo la statale, quella notte abbia incontrato la persona sbagliata è sempre parsa la più probabile.
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