C'è stata una prima volta anche per 'Andrà tutto bene' e il suo arcobaleno tranquillizzante, diventato virale nei mesi più brutti, quelli del covid, ormai cinque anni fa. La sua ideatrice ha un nome e un cognome, Barbara Grisanti, che oggi ha 29 anni, tre gatti, due cani e una voce squillante dall'ottimismo contagioso. E che insegnava all'epoca, come supplente, nella scuola dell'Infanzia San Rocco al Porto a Lodi a bambini con un'età compresa tra i 3 e i 5 anni.
"Tutto è nato con alcuni miei messaggi destinati a parenti e amici di Castiglione d'Adda dove vivo in cui cercavo di rassicurarli sul fatto che tutto sarebbe andato bene - racconta Barbara - poi l'ho trasferito sulla mia pagina Facebook 'Little Creative Works' dove posto mie creazioni per bambini e non solo come soprammobili, bomboniere, giochi didattici come incastri o puzzle a strappi utili soprattutto per alfabetizzare i bambini stranieri o per insegnare a leggere e scrivere".
Poi è arrivato il 7 marzo, il giorno prima del lockdown "e a scuola c'era tanta incertezza. Era Carnevale, non sapevamo cosa ci aspettasse - ricorda Barbara - Ai bambini però ho detto: andrà tutto bene, ci rivediamo lunedì a scuola anche se non è stato così. Bisognava rassicurarli con qualcosa di semplice e immediato perché non capivano la preoccupazione dei genitori in quei giorni ed erano spaesati. E 'bene' era una parola che tutti potevano capire, così come l'accostamento al futuro. E con 'Andrà tutto bene' si aprirono in seguito le mie lezioni di didattica a distanza".
Si poteva uscire poco in quei giorni di chiusura, ma Barbara aveva cominciato a notare fuori dai cancelli delle case dei suoi piccoli alunni il disegno dell'arcobaleno e la scritta 'Andrà tutto bene' insieme ad oggetti colorati. Lo slogan della speranza venne anche ripreso da una dirigente scolastica di Codogno, il primo comune italiano divenuto zona rossa, che fece un appello agli altri istituti per divulgarlo, così come il video pubblicato su Youtube dalla maestra insieme a un suo amico per riconciliare i piccoli con il dover restare a casa forzatamente e che mette in musica 'Sono mille le cose da fare e tu le puoi imparare' e termina con 'Tutto questo passerà'.
'Andrà tutto bene' rimbalzò anche su due grandi pagine social come 'Progetto infanzia' e 'Bologna bimbi'. Ma si è presto esteso non solo nelle scuole o tra i bambini diventando lo slogan della speranza di tutti, da Nord a Sud.
"Mi arrivavano video da tutta Italia - dice Barbara sorridendo - con la scritta 'Andra tutto bene' applicata su una tutina da neonato, su un cartellone, su un lenzuolo o corredata da una pioggia di cuoricini colorati. E poi tanti vocali. Il giorno più bello è stato tornare a scuola, togliere le mascherine e finalmente leggere i sorrisi e le emozioni dei bambini. 'Andrà tutto bene' resta, non finisce qui, è un inno che deve proseguire soprattutto per gli adulti".
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