L'Inpgi, Istituto di previdenza della
professione giornalistica, fa sapere d'aver "avviato la consueta
procedura di verifica periodica sul regolare assolvimento degli
adempimenti obbligatori da parte degli iscritti che svolgono
l'attività da freelance (titolari di partita Iva, o che
percepiscono redditi autonomi tramite ritenuta d'acconto, o
cessione del diritto d'autore). In particolare - si spiega -
sono in via di spedizione le prime lettere riguardanti i casi di
mancata presentazione all'ente della comunicazione dei redditi
relativi all'anno 2018".
La Cassa ricorda che l'invio di tale comunicazione - il cui
termine è scaduto il 30 settembre 2019 - era obbligatorio, anche
nel caso in cui il professionista non avesse percepito nessun
reddito nel 2018. Nelle settimane successive, inoltre, l'Inpgi
avverte che saranno recapitate altre comunicazioni riguardanti
"la rilevazione di anomalie tra i redditi dichiarati
all'Istituto e quelli dichiarati al fisco, sempre per l'anno
2018. In questo caso verrà chiesto agli iscritti di precisare -
mediante l'utilizzo di una apposita procedura on line - se le
differenze reddituali siano imputabili, o meno, in tutto, o in
parte, a prestazioni di lavoro giornalistico e, in caso
affermativo, verrà loro richiesto il pagamento della relativa
contribuzione maggiorata delle somme aggiuntive a titolo di
interessi e sanzioni". E, infine, saranno in seguito avviate le
medesime procedure per ciò che concerne il 2019.
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