"Il Mediterraneo è un mare
strategicamente rilevante, con il Canale di Suez, Gibilterra, le
coste dell'Europa e quelle africane e tante rotte trafficate. E'
un luogo molto importante dove lavoriamo, con i Paesi partner,
per mantenerlo sicuro". Lo ha detto l'ammiraglio Antonio
Gonzales Tanago a bordo della nave portaerei iberica 'Juan
Carlos, ancorata al molo Beverello di Napoli fino al 10 marzo.
Il Mediterraneo, ha spiegato l'ufficiale spagnolo, che è a
capo del Dédalo expeditionary strike group, è al centro di
diverse emergenze. "Siamo impegnati su molti fronti come
l'immigrazione illegale e il traffico di droga". Diverse le
rotte battute dai trafficanti di esseri umani: "C'è immigrazione
illegale dalla costa est verso la Grecia, dal sud verso l'Italia
e la Spagna, dall'Atlantico verso la Spagna, da Mauritania e
Senegal. Anche su questo versante c'è una grande cooperazione
militare tra i Paesi: noi spagnoli lavoriamo insieme alle marine
di Italia, Francia, Grecia, Turchia e di altri Paesi dell'area,
oltre agli Usa, che qui hanno una forte presenza. Abbiamo una
collaborazione anche con i Paesi della sponda sud, sempre con
l'obiettivo di mantenere il mare sicuro".
"La rete della Nato funziona con grande coesione, lavoriamo
sempre insieme e manteniamo una forte relazione. Non ho visto
alcun problema in questo periodo", ha aggiunto l'ammiraglio,
rispondendo alla domanda di un giornalista sui rapporti con le
navi Usa in questo primo periodo di presidenza Trump. "Non sono
un politico ma un marinaio - ha detto ancora Gonzales Tanago - e
quello che posso affermare è che c'è un ottimo rapporto con
tutti gli alleati della Nato. E abbiamo una relazione ottima con
la Marina Usa, con cui continuiamo a cooperare come sempre".
Sulla crescente influenza esercitata dalla Russia su alcuni
Paesi africani, l'ammiraglio ha glissato: "una delle nostre
principali missioni - ha detto - e' quella di garantire la
sicurezza del Mediterraneo. Ed è quello che facciamo insieme ai
nostri alleati". Riguardo, infine, alla cosiddetta 'flotta
fantasma' russa le cui navi si scambierebbero illegalmente
petrolio al largo delle coste siciliane, appena fuori dalle
acque territoriali italiane, l'ammiraglio ha risposto che "le
navi della marina spagnola e italiana lavorano insieme, noi
monitoriamo tutto quello che accade nel Mediterraneo, ma non
abbiamo avuto in questi giorni segnalazioni particolari".
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