Quinto titolo della stagione,
ritorna dal 14 al 23 marzo al Teatro Lirico di Cagliari Il
Barbiere di Siviglia di Rossini. Il melodramma buffo è stato
presentato questa sera al pubblico, al Teatro Carmen Melis, in
una coinvolgente lectio dal musicologo e compositore Daniele
Carnini.
"Dalla sua prima rappresentazione, anzi dalla seconda, perché
la prima fu un fiasco, dal 1816 - ha spiegato il musicologo - Il
barbiere di Siviglia non è mai uscito dal repertorio. È la prima
opera a stare continuativamente sui palcoscenici, e sempre con
successo, da più di due secoli".
Nella sua presentazione dell'opera rossiniana, Carnini si è
interrogato sul perché di questo successo. "Molti appassionati
di Rossini preferirebbero forse vedere in scena altre opere del
compositore, ma è indubbio che Il barbiere di Siviglia ha un
fascino tutto suo", ha sottolineato l'esperto, direttore
editoriale della Fondazione Rossini di Pesaro. "Certo, da un
lato è come rivedere un vecchio film di cui si conoscono le
battute e le si ripetono a memoria: conforta e accomuna il
pubblico. Una spiegazione più profonda è che quest'opera comica
può essere definita un'opera cinica, in cui i personaggi
rappresentano l'umanità nei suoi lati a volte meno gradevoli: un
conte che usa prestigio e denaro per sedurre una fanciulla, una
fanciulla che non aspetta altro che essere sedotta, un barbiere
che si introduce surrettiziamente in una casa, un tutore avaro e
sospettoso, un calunniatore".
E poi, mette in rilievo Carnini "la musica di Rossini
amplifica e rende i personaggi più caricati e, paradossalmente,
più universali".
L'opera sarà diretta da Salvatore Percacciolo.
L'allestimento, del 1998, arriva dal Teatro San Carlo di Napoli,
ed è firmato, per la regia, da Filippo Crivelli (Milano,
1928-2022). Nel cast Maxim Mironov/Chuan Wang (Il conte
d'Almaviva); Giulio Mastrototaro/Vincenzo Taormina (Don
Bartolo); Annalisa Stroppa/Michela Guarrera (Rosina); Daniele
Terenzi/Marcello Rosiello (Figaro); Peter Martincic/Marco
Spotti(Don Basilio).
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