Festa delle donna accampate
davanti al Consiglio regionale: sono le operatrici sanitarie che
fanno parte del gruppo di ventisei lavorarori che chiedono la
stabilizzazione. "Mentre decine di operatori socio-sanitari, per
la maggior parte donne, sono accampate da giorni sotto il
Consiglio regionale della Sardegna, escluse dalla
stabilizzazione da parte della Asl di Cagliari, la presidente
della Regione ha convocato un consiglio straordinario per
discutere delle 'donne di straordinaria normalità' - denuncia
il comitato 26 Oss ASL Cagliari - È impensabile che, in un
giorno tanto significativo per la lotta per i diritti delle
donne, le istituzioni possano ignorare il dramma umano e sociale
che si sta consumando a pochi passi da loro. Le donne che, con
coraggio e determinazione, protestano al freddo e al gelo, non
hanno ricevuto neanche un saluto, un segno di attenzione, da
parte di chi dovrebbe garantire loro dignità e giustizia".
Comitato pronto a continuare la battaglia: "Questa situazione
- spiega Gianfranco Angioni dell'Usb Sanità - è un chiaro
segnale di disinteresse e mancanza di responsabilità da parte
della politica nei confronti delle lavoratrici e dei diritti
delle donne. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a tale
indifferenza. Pertanto, ribadiamo che senza risposte immediate e
concrete da parte delle autorità competenti, la lotta continua
ad oltranza. Non ci fermeremo fino a quando non verranno
riconosciuti i diritti di tutte le donne, in particolare di
quelle che sono in prima linea nel servizio alla salute e al
benessere della nostra comunità. In questo 8 marzo, Le donne non
possono essere dimenticate né ignorate".
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