Il nord ovest della Sardegna ci
ritenta: dopo il protocollo per lo sviluppo della chimica verde
nell'ex polo petrolchimico di Porto Torres, siglato nel 2011 con
la Presidenza del Consiglio dei ministri, e il patto per lo
sviluppo firmato a Nule nel 2021, oggi a Sassari Regione, Comuni
di Sassari, Alghero e Porto Torres, Citta metropolitana di
Sassari, Consorzio industriale provinciale, Tips, Confidustria,
Cgil, Cisl e Uil, hanno sottoscritto un nuovo documento unanime,
con cui si sollecita governo ed Eni ad attuare il piano di
investimenti previsto e mai attuato per intero.
Tutte le parti hanno condiviso come "la costruzione dei sette
impianti previsti" all'epoca si è fermata per "alcune
responsabilità istituzionali". Ora che Versalis, del gruppo Eni,
ha "rilevato le quote della consociata Novamont in Matrica - con
il supporto legislativo voluto dal governo Draghi nel 2022 - gli
investimenti possono essere riavviati".
"Adesso è necessario il coinvolgimento diretto di Eni, che
deve prendere impegni concreti su un piano industriale, sugli
investimenti e su un cronoprogramma condiviso con il Governo",
sottolinea la presidente della Regione, Alessandra Todde,
presente al vertice insieme con l'assessore regionale
dell'Industria, Emanuele Cani.
Il piano condiviso punta alla produzione di polimeri,
additivi e lubrificanti bio su scala industriale con produzioni
di 100-120 mila tonnellate anno. La nuova fase prevede
investimenti in qualità e valore equivalenti a quelli indicati
nel 2011.
Oggi sono operativi solo due impianti: uno per la produzione
di monomeri bio da olio di girasole con 40 addetti impiegati, e
uno per lubrificanti bio da acido pelargonico con 27 addetti. Il
piano prevede investimenti per 450 milioni con 217 addetti
diretti e 80 nell'indotto.
"Abbiamo ricevuto disponibilità da Eni e Versalis per un
incontro a breve. Chiederemo quindi al Governo di spiegare la
propria strategia industriale per questo territorio", aggiunge
Todde.
"Si apre uno spiraglio sulle prospettive della chimica verde
a Porto Torres con l'impegno della Regione di rimettere al
centro l'attuazione del protocollo siglato sotto l'egida del
Governo nazionale nel 2011", commentano Cgil e Filctem.
"Un'intesa che vede tutte le istituzioni, le parti sociali,
il mondo industriale unito per lo sviluppo e il lavoro: l'area
industriale di Sassari e Porto Torres ha tutte le
caratteristiche per diventare un centro di sviluppo strategico
per l'economia green e circolare", sottolinea il segretario
generale dalla Cisl sarda, Pier Luigi Ledda.
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