/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

"Acultzu a tie", esce il primo disco di Marco Piras

"Acultzu a tie", esce il primo disco di Marco Piras

Nove canzoni in lingua sarda, prodotto da Massimo Satta

CAGLIARI, 28 febbraio 2025, 15:43

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La scuola di Mogol, il volontariato e il lavoro con le persone più fragili sulle ambulanze, l'amore per la musica e la sua isola, la prima chitarra acquistata a 13 anni con il ricavato della vendita degli asparagi. Il grande cuore di Marco Piras è racchiuso nelle nove canzoni del suo disco.
    Esce il 7 marzo 'Acultzu a tie' (Vicino a te), il primo lavoro discografico dell'artista nato a Nurallao. Classe 1968, e settimo di 10 figli, ha iniziato a scrivere canzoni già dai tempi delle elementari. "Poi da adulto ho iniziato a collaborare con diversi gruppi musicali. Ho frequentato il Cet, la scuola di Mogol, dove ho conosciuto Massimo Satta che ha prodotto il mio disco", racconta Piras.
    Dopo aver scritto i suoi testi in italiano, ha deciso di optare per il sardo. "È stata una poesia in sardo a ispirarmi una melodia".
    Il disco si apre con 'In custa note', racconta un avvenimento che ha segnato la vita dell'autore, caduto anche nello sconforto. Con 'A sa luna' ritrova poi la serenità lasciandosi cullare dalla luce del satellite più romantico del cielo. La fede ritrovata è tutta nelle parole di 'Soberanu Signore', mentre 'A sa oghe tua' è un omaggio a tutti coloro che hanno dato lustro alla musica sarda lasciando il ricordo della loro voce e delle loro parole.
    'Deo l'isco ses tue' è la voce del desiderio di un ragazzo che spera che negli occhi di un'aquila possa ritrovare il suo migliore amico - riprende Marco Piras - da figlio invece voglio tenere mia madre per mano per non farla sbagliare, e la riporto alla sua vita da bambina stando Acultzu a tie. Mentre 'Amentos' racconta di una madre che ricorda il figlio. 'Chie ses tue"': amo la mia terra, e vorrei che fosse più rispettata. Infine, chiudo l'album col brano 'Comente naschet'. Spesso mi domando da dove è arrivata la mia compagna di vita, perché quando si ha un punto di riferimento solido tutto ha senso", conclude Piras.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza