TORINO - Nella prima giornata di Portici di Carta, è stato inaugurato oggi in piazza san Carlo il secondo bibliobus di Torino. Affiancherà il primo, acquistato dalla Città nel 2018, per portare i libri più vicino ai cittadini, a partire dai luoghi che si trovano a maggiore distanza dalla biblioteche civiche. Il taglio del nastro il 12 ottobre, con il sindaco Stefano Lo Russo e l'assessora alla Cultura Rosanna Purchia.
Il servizio di biblioteca mobile porta i libri nelle aree meno servite di Torino. Il primo bibliobus era stato equipaggiato con oltre 1200 volumi e connettività wi-fi, offrendo attività culturali e di lettura per bambini, ragazzi e adulti, facilitazione digitale, anagrafe e naturalmente prestito di libri. Il servizio viene ora potenziato con l'introduzione del secondo bibliobus, a cui se ne aggiungerà un terzo, progettato in modo diverso dai precedenti, per adeguarlo alle attività nei parchi e all'aperto. I due nuovi bibliobus si inseriscono nel Piano Integrato Urbano della Città di Torino che prevede interventi per eliminare le barriere fisiche e socio-culturali e facilitare la socialità e l'inclusione, e sono finanziati con fondi del Pnrr.
Lo Russo, risorse Pnrr investite su libri e biblioteche
"Abbiamo fatto una scelta di campo: quella di investire le risorse del Pnrr sul tema del libro e della biblioteca. A partire dalla biblioteca centrale civica che è in fase di realizzazione lungo l'asse del Po in corso Massimo D'Azeglio, i cantieri sono già aperti e stanno andando secondo i cronoprogrammi. Ma non solo, abbiamo voluto riqualificare anche 18 biblioteche civiche. Il bibliobus è un ulteriore tassello in questa strategia". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in occasione del taglio del nastro oggi in piazza San Carlo per il secondo bibliobus acquistato dalla città per portare i libri anche nei luoghi più lontani dalle biblioteche. "Torino - ha sottolineato Lo Russo - è la città del Salone del Libro - ma nella nostra visione le biblioteche civiche sono anche dei centri di aggregazione e di socialità positiva. Per questo attraverso un'analisi molto dettagliata abbiamo individuato 18 biblioteche civiche sparse nella città che faranno da motore di rigenerazione urbana e sociale. Vogliamo che le biblioteche diventino un luogo di aggregazione intergenerazionale con spazi adeguati a persone di tutte le nazionalità e che al loro interno si trovino punti di accesso a tutti i tipi di servizi comunali. Tutto questo sarà realizzato a metà del 2026". "L'idea - ha rimarcato il sindaco - è quella di avvicinare sempre di più alla lettura tutti: Torino ha una grandissima tradizione per quanto riguarda il nostro Salone del Libro e noi vogliamo che questa dimensione identificativa della città continui a essere rafforzata. Portici di Carta (nel cui ambito è avvenuto il taglio del nastro, ndr) è un'iniziativa cui Torino è legata da molti anni che coniuga due cose che abbiamo quasi solo noi: i portici e la città del libro".
Assessore Purchia, con il bibliobus è il libro che va verso la gente
"Il bibliobus è una azione inclusiva e invasiva di libri e cultura in tutto il territorio. Serve gli spazi meno serviti attraverso una serie di diverse tappe nella città, fermandosi dove la biblioteca è più lontana. Sta in giro tutto l'anno con un calendario ben preciso, andando a coprire in particolare i luoghi della città dove la biblioteca civica non è raggiungibile a piedi. Con questo mezzo è il libro che va verso la gente e non il contrario: non sono i cittadini che devono andare a cercare i libri". Così l'assessora alla Cultura del Comune di Torino, Rosanna Purchia, in occasione del taglio del nastro oggi in piazza San Carlo nell'ambito di Portici di Carta del secondo bibliobus acquistato dalla Città. Il primo è stato messo in campo dal Comune nel 2018.
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