Il sindacato di polizia Silp, che
aderisce alla Cgil, si smarca dalle altre sigle della categoria
sulla riapertura del Cpr a Torino e su altri temi. "La nostra
organizzazione - si legge in una nota - è fermamente contraria
all'esistenza dei Cpr e partecipa attivamente alle iniziative di
protesta promosse dalla Rete No Cpr. Alla luce di ciò appare
fuorviante e inesatto presentare le posizioni favorevoli ai Cpr
come espressione generica dei sindacati di polizia. È
fondamentale fornire un quadro completo e accurato della
situazione, dando voce alle realtà promuovono i diritti e la
dignità di tutte le persone, indipendentemente dal loro status e
provenienza".
"Diversi organi di stampa - è scritto - hanno dato risalto
alle dichiarazioni di alcune sigle sindacali di polizia che si
sono espresse a favore della riapertura del Cpr a Torino,
arrivando addirittura a promuoverne l'ulteriore diffusione. Il
Silp Cgil ritiene doveroso precisare che tale posizione non
rappresenta la totalità delle voci sindacali all'interno della
Polizia di Stato".
"La realtà sindacale della Polizia di Stato - prosegue il
testo - è estremamente variegata e complessa, caratterizzata
dalla presenza di oltre 30 sigle, solo alcune delle quali
legittimate a rappresentare i lavoratori. La totalità di queste
organizzazioni adotta una linea politico-sindacale rigidamente
corporativa, focalizzata esclusivamente sugli interessi di
categoria. Il Silp Cgil si distingue nettamente da tale
approccio, ispirandosi ai valori confederali e promuovendo
politiche coerenti con essi. La nostra organizzazione è
fermamente contraria all'esistenza dei Cpr e partecipa
attivamente alle iniziative di protesta promosse dalla Rete No
Cpr. Alla luce di ciò appare fuorviante e inesatto presentare le
posizioni favorevoli ai Cpr come espressione generica dei
sindacati di polizia. È fondamentale fornire un quadro completo
e accurato della situazione, dando voce alle realtà promuovono i
diritti e la dignità di tutte le persone, indipendentemente dal
loro status e provenienza".
Silp-Cgil rivendica anche il merito di avere portato avanti
una "azione esclusiva" sulla chiusura dello sportello
immigrazione di corso Verona, e di "avere sollevato negli anni
passati, sempre da sola, svariate eccezioni di carattere
organizzativo, strutturale e umanitario".
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