"Inquietanti". Così sono stati
definiti i propositi del ministro della giustizia Carlo Nordio
in materia di edilizia carceraria dagli esponenti
dell'associazione radicale 'Nessuno tocchi Caino'. L'occasione è
stata un convegno organizzato a Torino nell'ambito di un tour di
visite in alcuni istituti piemontesi. "Un carcere abbrutente - è
stato ribadito per spiegare il senso dell'iniziativa - non può
che abbrutire le persone. Vale per i detenuti ma vale anche per
chi ci lavora. Altro che luogo di rieducazione e di recupero del
condannato".
A concentrarsi sulle iniziative del Ministero è stato, in
particolare, Cesare Burdese, architetto esperto di edilizia
penitenziaria: "L'ipotesi di utilizzare delle caserme è una
stupidaggine e i nuovi padiglioni, per come li intendono portare
avanti, confermeranno le carceri come luoghi di contenimento
delle persone e basta. Non si farà altro che continuare a
riempire edifici di umanità dolente. E resteranno carceri di
afflizione".
Il convegno si è svolto subito dopo le visite negli istituti
di Cuneo, Saluzzo e Fossano. Burdese ha detto che l'ultimo dei
tre, al confronto con gli altri, può definirsi "umanizzato" per
il solo fatto che "dal cortile si vede un campanile del
Quattrocento". D'altra parte, come ha osservato l'architetto, è
stato realizzato riadattando un antico convento, mentre Cuneo è
del 1978 e Saluzzo è stato concepito nei primi anni Ottanta.
"Stiamo scontando - ha commentato Burdese - la drammatica e
misera eredità lasciataci da chi ci ha preceduto. Ci siamo
illusi che nell'ultimo decennio, quando si è parlato di edilizia
carceraria, le istituzioni si fossero evolute. Non è andata
così".
L'appuntamento di Torino è stato dedicato alla memoria di
Maria Teresa Di Lascia, attivista e fondatrice di 'Nessuno
Tocchi Caino', morta nel 1994. "Non è vero ha detto Sergio
D'Elia, segretario dell'associazione - che sono passati
trent'anni 'senza' di lei. La verità è che in questi trent'anni
non avremmo fatto nulla se con noi non fosse rimasto il suo
esempio. E quello di Marco Pannella".
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