A lezione con gli artificieri, per
imparare tra i banchi a riconoscere gli ordigni bellici
inesplosi: è l'obiettivo di un progetto pilota che coinvolge
vari istituti scolastici della provincia di Cuneo, grazie alla
collaborazione tra il 32/o reggimento genio guastatori di
Fossano, il corpo militare volontario della Croce rossa italiana
e l'Associazione nazionale vittime civili di guerra (Anvcg).
Testimonial dell'iniziativa è Nicolas Marzolino, che insieme
al prefetto Mariano Savastano ha parlato dell'importanza di
educare i ragazzi a riconoscere gli esplosivi. Nel 2013, a
Novalesa (Torino), l'allora quindicenne Marzolino perse la vista
e la mano destra nell'esplosione di una bomba a mano. Da allora
si dedica con l'Anvcg ad attività di prevenzione, per le quali è
stato insignito a febbraio del titolo di cavaliere al merito
della Repubblica.
A Cuneo, nel luglio scorso, la presenza di due bombe a mano
negli uffici della questura aveva fatto scattare il piano di
emergenza, ma nel solo 2024 sono stati 361 gli interventi dei
guastatori del trentaduesimo in tutto il Nord-ovest.
Da domani fino a fine aprile scuole di ogni ordine a Cuneo,
Mondovì, Dronero e Barge accoglieranno i militari fossanesi e i
volontari che parleranno a 411 studenti. Oltre alla prevenzione
c'è anche uno scopo educativo, spiega Marzolino: "Viviamo in un
mondo che si sta riarmando. Spero che questo progetto pilota
continui nei prossimi anni e instilli nei ragazzi l'idea
dell'importanza della pace".
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