l compromesso elaborato dalla
presidenza di turno Ue della Spagna sulle nuove regole sugli
standard Euro 7 ha trovato il favore dei ministri dei
Ventisette. L'orientamento adottato al Consiglio Competitività
mantiene lo status quo, vale a dire le disposizioni Euro 6, su
diversi punti. Ora potranno prendere il via i negoziati tra i
governi Ue e il Parlamento europeo per arrivare all'accordo
finale. * COS'È. Il regolamento Euro 7 impone a tutti i veicoli
a quattro ruote a motore ed elettrici, dalle auto ai camion, una
serie di requisiti sulle emissioni di inquinanti non CO2, freni
e pneumatici, e durata delle batterie. * IL DIBATTITO. Proposto
in origine dalla Commissione europea, il testo completa il
provvedimento Ue approvato a fine ottobre 2022 che mette fine
alla vendita di auto nuove a benzina e diesel nel 2035. Per
l'Euro 7, l'esecutivo Ue ha proposto limiti più stringenti su
tutti i parametri relativi alle emissioni inquinanti,
introducendone alcuni nuovi. Nelle scorse settimane, un gruppo
di otto Paesi - Italia, Francia, Bulgaria, Polonia, Repubblica
Ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria - hanno fatto circolare un
documento in cui si indicava un "livello di ambizione molto
difficile da raggiungere" nella proposta di Bruxelles. *
L'INTESA DEI MINISTRI. I rilievi mossi dagli otto Paesi sono
stati in gran parte accolti, a larga maggioranza: la posizione
adottata dal Consiglio mantiene lo status quo Euro 6 su
condizioni di test e i limiti delle emissioni per autovetture
private e furgoni. Nel caso dei veicoli commerciali pesanti,
rispetto all'Euro 6 i limiti di emissione sono più rigorosi e le
condizioni di test lievemente aggiornate. I ministri hanno poi
concordato di allineare i limiti di emissione delle particelle
del freno e i limiti del tasso di abrasione dei pneumatici con
quelli attualmente allo studio della commissione economica Onu
per l'Europa: qualora in quella sede non vi fosse un accordo a
fine 2025, Bruxelles potrà proporre limiti Ue. Il regolamento
dovrà inoltre essere adattato nel caso l'Ue adotti norme sui
carburanti 'neutrali' nell'ambito dei limiti C02. * I TEMPI.
Nell'orientamento dei ministri, l'entrata in vigore delle nuove
regole viene posticipata da 30 a 60 mesi a seconda dei vicoli
considerati rispetto alla doppia scadenza del 2025 e del 2027
prevista dalla Commissione.
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