Sono sette le proposte che
coinvolgono l'Italia nella lista preliminare dei "progetti di
comune interesse" (Pci) Ue sulle infrastrutture energetiche. Si
va dalle interconnessioni delle reti elettriche tra Corsica e
Sardegna e Sicilia e Tunisia a due progetti analoghi per
collegare Italia e Austria, fino alla "dorsale italiana" per il
trasporto di idrogeno nel corridoio Italia-Austria-Germania, e a
due proposte per il trasporto della CO2 via tubo. E' la prima
volta che una lista Pci contiene progetti sull'idrogeno. Gli
esperti Ue avranno oggi una prima discussione sulla lista, che
l'ANSA ha potuto consultare, in vista di una decisione nelle
prossime settimane, con la Commissione che dovrebbe presentare
in novembre una proposta all'esame del Consiglio Ue e del
Parlamento. "Alcuni di questi progetti potrebbero non essere mai
usati", denuncia Michael Liebreich, co-fondatore del think tank
BloombergNEF, riferendosi ai 68 programmi sull'idrogeno, per la
prima volta in una lista Ue di interesse comune. L'elenco
"comprende migliaia di chilometri di condutture da luoghi che è
improbabile forniscano idrogeno a luoghi che è improbabile ne
avranno bisogno". "L'elenco incarna la presa che i lobbisti e
l'industria del gas - piuttosto che le realtà della fisica,
dell'economia e della finanza - hanno sulla politica energetica
e industriale dell'Ue", ha concluso Liebreich.
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