La procura della
Bosnia-Erzegovina ha convocato per domani il leader
serbo-bosniaco Milorad Dodik, sospettato del reato di
abbattimento dell'ordine costituzionale, ma Dodik ha subito
fatto sapere che non intende presentarsi davanti ai giudici, e
in base alla legge rischia l'arresto.
"La Procura della Bosnia-Erzegovina mi invita a deporre
domani come sospettato di aver rovesciato l'ordine
costituzionale, solo perché ho adempiuto al mio dovere
prescritto dalla Costituzione e dalla legge dopo le decisioni
dell'Assemblea nazionale della Republika Srpska", ha detto
Dodik. "La Procura della Bosnia-Erzegovina - ha aggiunto - è una
categoria incostituzionale, e la rapidità con cui hanno reagito
dimostra che tutto era preparato in anticipo, il che significa
che la persecuzione politica continua". Se Milorad Dodik non si
presenterà domani all'udienza presso la Procura bosniaca, si
porrà la questione di emettere un mandato di arresto nei suoi
confronti. Nello stesso caso è stato convocato in procura il
primo ministro della Republika Srpska Radovan Višković, stretto
collaboratore di Dodik.
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