"Anche quando non troviamo soluzioni
facili, ne discutiamo", dobbiamo essere "consapevoli della
necessità, in un periodo di molteplici crisi, di contribuire
alla pace". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ellenico
Giorgos Gerapetritis, durante le dichiarazioni congiunte alla
stampa con il suo omologo turco Hakan Fidan, al termine del loro
incontro, durato più di due ore, che si è tenuto ad Atene presso
la sede del ministero degli Esteri. Lo scrive Kathimerini.
Abbiamo avuto una "discussione iniziale e franca", ha
spiegato il ministro greco, riconoscendo che i contatti tra i
due Paesi "acquisiscono la regolarità che dovrebbero avere i
contatti tra due vicini". Poi ha menzionato "tre pilastri" sui
quali costruire le discussioni: "il dialogo politico, un' agenda
positiva e misure di rafforzamento della fiducia", con
l'obiettivo di "risolvere le questioni fondamentali e allentare
le tensioni, per evitare crisi pericolose". Il ministro ha
riconosciuto: "Non sto sostenendo che attraverso il dialogo
tutti i problemi (di Grecia e Turchia) siano stati risolti in
modo magico". Per quanto riguarda la questione dell'isola divisa
di Cipro, Gerapetritis ha osservato che le posizioni della
Grecia "sono ben note".
Il prossimo ciclo di discussioni sulla cosiddetta agenda
positiva tra i due Paesi si svolgerà ad Atene il 2 e 3 dicembre,
ha reso noto Gerapetritis.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA