"Credo che su tutte le grandi
questioni di politica internazionale ci troviamo in perfetto
accordo, sull'Ucraina" e "voglio ringraziare (il ministro degli
Esteri) Gordan Grlić-Radman "per il rapporto di collaborazione
intensa e di identità di vedute. Stiamo lavorando molto bene nei
Balcani occidentali anche grazie al Gruppo di amicizia che
abbiamo creato proprio perchè vogliamo una presenza europea
nell'area e accelerare i tempi dell'adesione" all'Ue. Lo ha
detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo la sesta
riunione del Comitato di coordinamento dei ministri
Italia-Croazia a Zagabria. "Dobbiamo farlo noi che siamo più
vicini di altri Paesi, non dobbiamo permettere che la Russia e i
Paesi asiatici intervengano nell'area dei Balcani, la nostra
priorità è la stabilità", ha sottolineato, aggiungendo che
lunedì si recherà in Bosnia-Erzegovina.
"Il vertice di oggi non fa che confermare gli ottimi rapporti
tra Italia e Croazia, non è un caso che il presidente del
Consiglio io siamo venuti quattro volte nel primo anno di
governo, è una scelta politica. L'Italia è il primo partner
commerciale della Croazia e questo suggella un rapporto di tipo
economico," ha detto sempre Tajani aprendo la sesta riunione del
Comitato di coordinamento dei ministri Italia-Croazia a
Zagabria. "Tantissimi italiani vengono a trascorrere le vacanza
nelle vostre bellissime città che si affacciano sull'Adriatico",
ha evidenziato Tajani aggiungendo che "nei prossimi mesi
realizzeremo un secondo business forum Italia-Croazia per
favorire l'incontro tra le nostre comunità imprenditoriali".
Tajani ha ricordato poi che insieme alla Croazia "lavoriamo sul
mare Adriatico che è parte del Mediterraneo".
"L'Italia ha rinnovato i controlli sul confine con la
Slovenia dopo l'attacco terrorista di Hamas in Israele, nel
contesto di un'affluenza di migranti più elevata sulla rotta"
balcanica. "Noi ci auguriamo che questa decisione sia
temporanea", ha detto da parte sua il premier croato Andrej
Plenkovic aprendo la sesta riunione del Comitato di
coordinamento dei ministri Italia-Croazia a Zagabria con Antonio
Tajani. "I controlli sono molto leggeri anche sul confine tra
Croazia e Slovenia, quindi non ci sono grandi ostacoli quando si
tratta di flusso delle persone però crediamo che attraverso
contatti buoni e intensi di polizia e servizi possiamo arrivare
al punto che prima dell'inizio della stagione estiva si torni a
un flusso libero delle persone. Per fare questo, quello che
conta è la mutua fiducia", ha detto il premier.
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