Il governo albanese del premier Edi
Rama ha ufficializzato oggi il divieto di accesso alla
piattaforma di video sharing cinese TikTok, a partire dai
prossimi giorni. Lo ha annunciato il ministro per l'Istruzione
Ogerta Manastirliu, al termine della riunione del Consiglio.
La mossa era già stata preannunciata nello scorso dicembre
quando un 14enne venne ucciso a coltellate a Tirana da un suo
coetaneo, a pochi passi dalla scuola, a seguito di una lite
iniziata sui social. "Si tratta di un provvedimento temporaneo.
Abbiamo deciso di darci 12 mesi di tempo, in modo da poter
prendere, insieme ai rappresentanti della piattaforma, tutte le
necessarie misure per imporre le dovute condizioni e criteri,
affinchè l'accesso a TikTok non danneggi i bambini e i giovani".
Immediata la reazione dell'opposizione di centro destra guidata
dall'ex premier Sali Berisha. "E' un puro atto di censura, di
fanatismo, intolleranza e paura dalla libertà di espressione",
ha dichiarato Berisha in una urgente conferenza stampa convocata
appositamente. Alla vigilia delle elezioni politiche del
prossimo 11 maggio, Berisha si è rivolto agli studenti e ai
giovani di "riunirsi il prossimo 15 marzo, in una protesta
nazionale davanti alla sede del governo, per chiedere che questa
decisione venga annullata".
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