Il Molise impiegherà 29 anni
per raggiungere l'obiettivo 2030 sullo sviluppo delle
rinnovabili fissato dal decreto 'Aree idonee'. Ad oggi la
regione ha raggiunto solo il 10 per cento dei 1.003 megawatt
richiesti al 2030. E' quanto emerge dal report presentato da
Legambiente alla fiera 'Key' di Rimini. Il Molise, inoltre, non
ha ancora avviato, "almeno pubblicamente", fa sapere
Legambiente, l'iter di definizione delle Aree idonee.
"L'Italia è in colpevole ritardo sugli obiettivi di sviluppo
delle rinnovabili da raggiungere al 2030" , dichiara Stefano
Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
"Principali ostacoli non tecnologici sono gli iter autorizzativi
lenti, per l'ostracismo del Ministero della Cultura e l'inerzia
delle Regioni, i decreti ministeriali sbagliati e ideologici,
come quelli su aree idonee e agricoltura, e le politiche miopi
del Governo Meloni, che rendono la Penisola ancora più
dipendente dagli speculatori del gas, puntando anche sul ritorno
del nucleare, opzione energetica sconfitta dal libero mercato, a
causa dei suoi costi esorbitanti, mentre altri ritardi
potrebbero aggiungersi con le future leggi regionali sulle aree
idonee. Per rendere indipendente l'Italia e per aiutare famiglie
e imprese, facendo diminuire la bolletta - aggiunge Ciafani -
occorre accelerare la diffusione delle rinnovabili, lo sviluppo
delle reti e la realizzazione degli accumuli anche in vista del
passaggio dal Prezzo Unico Nazionale dell'elettricità a quelli
zonali, che porteranno maggiori vantaggi proprio alle Regioni
con una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili".
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