/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tajani, Salvini in piazza? Rearm Eu è scelta per la sicurezza

Tajani, Salvini in piazza? Rearm Eu è scelta per la sicurezza

Nostre forze armate garantiscono ogni giorno sicurezza cittadini

ANCONA, 08 marzo 2025, 18:08

Redazione ANSA

ANSACheck
Tajani all 'iniziativa di Fi  'Le Radici cristiane ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tajani all 'iniziativa di Fi 'Le Radici cristiane ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Questo non è un piano di riarmo, è una scelta per garantire la sicurezza. Le nostre forze armate, che dovranno essere rinforzate come quelle di tutta Europa, anche per rispettare gli impegni che abbiamo preso con la Nato" ma che "per garantire anche in futuro la sicurezza di ogni cittadino, per le operazioni strade sicure, per garantire la sicurezza nelle nostre stazioni, per garantire le nostre donne di poter viaggiare tranquillamente, di potersi muovere nelle città senza preoccupazione. Le nostre forze armate sono quelle che garantiscono il nostro export, proteggono i nostri mercantili". Così il ministro Antonio Tajani ad Ancona a proposito dell'iniziativa del leader della Lega Matteo Salvini di scendere in piazza contro il riarmo dell'Europa. 

 

Ad Ancona quella di "oggi è una manifestazione europeista, come è stata quella a Pietralcina, per ribadire le nostre radici cristiane, perché l'Europa ha radici giudaico-cristiane. Lo ribadiremo anche oggi, entrando nei contenuti, parlando del ruolo delle donne in Europa, parlando della politica delle infrastrutture europee, che è altrettanto fondamentale. Ma anche parlando del lavoro, delle scelte di politica industriale che devono servire a creare lavoro nel nostro paese". "Quelli che partecipano alle manifestazioni vorrei si occupassero anche di queste cose, non capisco per quale motivo due sindacati non vogliono sottoscrivere gli accordi per i nuovi contratti nel mondo della pubblica amministrazione creando problemi ai lavoratori a farli vivere in condizioni pari a quelle di altri paesi europei". Evidentemente "tanto europeisti non sono". 

 L'Ue sia tra i grandi protagonisti al tavolo della pace' Ministro: 'Senza Europa non si va da nessuna parte'

 "L'Europa non può non essere protagonista, e non potrà non sedersi al tavolo delle trattative con la Russia, l'Ucraina stessa e gli Stati Uniti. Dovremmo essere tra i grandi protagonisti. Senza Europa non si va da nessuna parte. 60 milioni di italiani non sono in grado di poter essere protagonisti. L'Europa è la nostra sicurezza, dovrà permetterci di competere anche in futuro con i grandi leader del mondo, Stati Uniti, Cina, poi ci sarà la Russia e anche l'India. L'Europa non potrà non essere tra i protagonisti". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Ancona per l'iniziativa di Forza Italia dal titolo "Le Radici cristiane. Il futuro dell'Europa. Forza Italia verso il congresso del PPE". 

Non saremo alla manifestazione indetta da Repubblica

 In piazza il 15 marzo? "No, noi non parteciperemo a una manifestazione indetta da Repubblica, parteciperemo a tutte le nostre manifestazioni. Per essere europeisti bisogna esserlo 365 giorni l'anno, non soltanto quando si deve fare una manifestazione magari per andare contro il governo". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Ancona a margine dell'incontro di Forza Italia "Le Radici cristiane. Il futuro dell'Europa. Forza Italia verso il congresso del PPE". "L'europeismo non è soltanto sventolare una bandiera, l'europeismo significa fare delle scelte concrete", ha aggiunto. 

 Tajani ha sottolineato che "noi l'europeismo lo dimostriamo con tutte queste iniziative. Oggi siamo qui a Ancona, siamo stati a Pietralcina, saremo a Firenze, saremo a Milano, saremo due volte a Roma, concluderemo con un consiglio nazionale per ribadire il nostro europeismo che non è un europeismo di facciata, perché tutti coloro che dicono di essere europeisti poi si oppongono alle politiche per la difesa unica europea, che era il grande sogno di Gasperi, il grande sogno di Berlusconi e il modo per avere un'Europa politicamente più forte. Quelle che noi abbiamo fatto fin dal momento in cui Forza Italia ha aderito alla grande famiglia del Partito Popolare Europeo. Quindi andiamo avanti in questa direzione. Oggi qui ad Ancona è una manifestazione europeista, e siamo qui per ribadire le nostre radici cristiane, perché l'Europa ha radici giudaico-cristiane". 

'Mai pensato di mandare truppe in Ucraina'

 "Noi non abbiamo mai pensato di mandare truppe italiane in Ucraina, non abbiamo mai pensato di partecipare a missioni dell'Unione Europea o della Nato, e comunque è troppo presto. Credo che se si deve avere una presenza di forze militari che facciano da peacekeeping per il controllo in una zona cuscinetto, io credo che debba esserci sopra queste forze la bandiera delle Nazioni Unite, una decisione del Consiglio di Sicurezza che impegna anche la Russia e la Cina". Così il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Ancona a margine dell'incontro di Forza Italia "Le Radici cristiane. Il futuro dell'Europa. Forza Italia verso il congresso del PPE". "Se ci fosse una richiesta, gli italiani potrebbero inviare le loro forze, ma è veramente tutto quanto molto prematuro", ha detto il ministro. Tajani ha ricordato che "la Russia è l'aggressore, non dobbiamo confondere l'aggressore e l'aggredito. Adesso tutti devono essere coinvolti nelle operazioni di pace ma ricordiamo che c'è un aggressore che è la Russia e un aggredito che è l'Ucraina". "Ora lavoriamo - ha affermato il vicepremier - perché finisca questa guerra, ci sono troppi morti, dobbiamo lavorare insieme ricordando sempre che la cosa più importante da fare è di tenere saldo il rapporto all'interno dell'Unione Europea, quindi l'unità dell'Unione Europea, così come è importante che l'Unione Europea unita tratti e lavori insieme agli Stati Uniti". Perchè "siamo due facce della stessa medaglia che è la medaglia dell'Occidente, i due valori che noi difendiamo ogni giorno con le nostre battaglie politiche". A proposito della posizione del premier ungherese Orban in Consiglio europeo Tajani ha ribadito d'essere "personalmente per la riduzione sempre crescente del voto all'unanimità. Quindi il diritto di veto secondo me dovrebbe scomparire. Se vogliamo avere un'Europa che sia veramente protagonista e politicamente forte, bisogna andare in quella direzione, era il grande sogno di Berlusconi, difesa europea e fine della stagione del voto all'unanimità". 

Le Marche regione importantissima Sindaco di Ancona Silvetti vice presidente Anci valorizza città

 "Le Marche sono una regione importantissima, noi abbiamo lavorato tanto, continueremo a lavorare, ringrazio tutta la nostra classe dirigente, continuiamo a crescere, l'abbiamo dimostrato anche alle ultime elezioni europee, governiamo la città capoluogo, con un sindaco bravissimo che è Daniele Silvetti, siamo molto contenti di come funziona, è diventato vicepresidente vicario dell'Anci, quindi stiamo valorizzando il ruolo di questa città". Lo ha detto il vice ministro e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Ancona a margine dell'incontro di Forza Italia "Le Radici cristiane. Il futuro dell'Europa. Forza Italia verso il congresso del PPE". "Abbiamo addirittura, grazie a un ordine di giorno presentato alla Camera dal nostro commissario regionale Francesco Battistoni, che impegna il Governo a fare inserire la Regione Marche nella ZES unica sud Italia proprio perché è una regione in facing out. Stiamo lavorando per questo - ha annunciato Tajani - e mi pare che per quanto riguarda Forza Italia l'attenzione, i riflettori che accendiamo su una realtà importante come questa anche dal punto di vista industriale. Ieri abbiamo presentato la nostra politica industriale italiana ed europea che riguarda in particolare anche questa regione. Penso anche a quello che si potrà e si dovrà fare per rinforzare il porto di Ancona, perchè una realtà industriale senza un porto che pesca per fare entrare anche i grandi portacontainer, è una regione industriale che fatica". 

'Non siamo guerrafondai'

 "Siamo l'unico paese al mondo dove non c'è la pena di morte perchè siamo un continuente cristiano". Così il vice ministro e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Ancona intervenendo all'incontro di Forza Italia "Le Radici cristiane Il futuro dell'Europa. Forza Italia verso il congresso del PPE". "Siamo parte di una realtà che ha bisogno di essere unita", ha sottolineato. Aumentare la spesa per la difesa significa, ha spiegato il ministro, "garantire la sicurezza complessiva di questa parte del mondo, finita la guerra in Ucraina, garantire la sicurezza dall'Italia all'Ucraina. Non siamo guerrafondai. Non andiamo a comprare bombe. Se spendiamo di più per la difesa e la sicurezza è per avere più militari nelle strade, avere uno strumento più efficace per difendere la nostra economia. I soldi che investiamo in sicurezza è un investimento nel nostro sistema industriale che significa investire sulla crescita". 

 "Io ho avuto ogni tanto anche qualche battibecco con la signora Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea - ha ricordato Tajani dal palco di Ancona -. Ma l'altro giorno sulle spese per la difesa ha detto una cosa giustissima: tutti i soldi che noi investiremo in sicurezza saranno soldi che investiremo nel nostro settore industriale che inevitabilmente favorirà la crescita economica. Quindi dobbiamo far sì che un momento complicato nella sua lettura possa essere letto con il bicchiere mezzo pieno e il bicchiere mezzo vuoto". "Lo possiamo fare insieme noi e gli Stati Uniti. Ma sicurezza - lo voglio spiegare a coloro che pensano che al governo ci siano due guerrafondai, in modo particolare il Presidente del Consiglio ed il Ministro degli Esteri -significa anche sicurezza per la vita quotidiana di ognuno di noi, di ognuno che vive in questa Europa", ha sottolineato. Tajani ha ribadito che "se noi spendiamo più in sicurezza significa che potrebbero esserci più soldati in giro per le strade, la missione Strade Sicure, per garantire più sicurezza nelle nostre stazioni, per permettere, visto che oggi è la festa delle donne, alle nostre figlie, alle nostre madri, alle nostre mogli, di andare a prendere un treno, anche se è tarda sera. Sicurezza significa avere uno strumento efficiente ed efficace per proteggere il cuore della nostra economia, che si chiama export, 40% del Pil", ha aggiunto Tajani ricordando la missione Aspides nel Mar Rosso. 

un paio di sindacati tutelano interessi dei sindacalisti

 "Ci sono un paio di sindacati che tutelano i loro sindacalisti che si rifiutano di firmare il contratto di pubblico impiego. Stanno bloccando il contratto degli infermieri e medici, 600 euro in più a chi lavora nei pronto soccorso, e loro lo stanno bloccando, questa è la sinistra. Loro vogliono il salario minimo, scelte demagogiche. La vera sfida la lanciamo su questo, a tutti. Confrontiamoci sulle grandi questioni". Così il vice ministro e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Ancona a margine dell'incontro di Forza Italia "Le Radici cristiane. Il futuro dell'Europa. Forza Italia verso il congresso del PPE". "Dobbiamo abbassare la pressione fiscale, certamente, perché a differenza di altri, il nostro obiettivo è sempre il lavoro e il lavoratore, anche l'impresa per noi è uno strumento, a differenza di altri". Tajani attacca "un paio di sindacati, che tutelano più che altro i sindacalisti e il potere politico di alcuni sindacalisti, che si rifiutano di firmare il contratto dei dipendenti pubblici perché non vogliono che lo firmi un governo di centrodestra, perché loro devono utilizzare il loro potere sindacale a fini politici e non per tutelare lo stipendio dei lavoratori. Questa è la sinistra nel nostro Paese. E lo sa bene il ministro Zangrillo che sta trattando, perché noi i contratti dove c'era una maggioranza per farlo li abbiamo firmati". L'affondo di Tajani: "poi dicono che sono europeisti, europeisti alla carta cioè dove gli fa comodo sono europeisti dove non gli fa comodo non sono europeisti poi dicono bisogna fare il salario minimo perché guadagnano poco noi vogliamo il salario ricco non il salario minimo. Il salario minimo è molto al ribasso. Il salario minimo è contro quello che ci dice di fare l'Europa. L'Europa dice, che nei paesi dove c'è una contrattazione collettiva superiore all'80%, bisogna puntare sulla contrattazione collettiva. Ed è quello che stiamo facendo in Italia. Loro no, vogliono il salario minimo". Ma l'imprenditore, che ora danno di più ai lavoratori sapete che fa: gli abbassa lo stipendio". "Sono sempre scelte demagogiche, fatte con slogan e mai con contenuti. La vera sfida noi la lanciamo su questo. Noi siamo europeisti perché abbiamo una visione di quello che deve essere Europa, di quello che deve essere la cultura europea. Lanciamo la sfida a tutti. a tutti coloro che vanno e che non vanno alle manifestazioni di Repubblica, dicendo confrontiamoci sulle grandi questioni. Siete europeisti quando volete il salario minimo oppure no? Siete per l'internazionale socialista o siete per l'Europa? Questo è il grande tema". 

Tajani ai giovani,'la nostra visione mette al centro la persona'

 "Per combattere e per vincere bisogna credere. Tutte le altre cose sono importantissime, i contenuti sono importantissimi, bisogna studiare. E se tanti ragazzi oggi sono qui impegnati in questa manifestazione politica vuol dire che credono in qualche cosa e questo qualche cosa sono i nostri valori". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Ancona nel suo intervento all'incontro di Forza Italia "Le Radici cristiane Il futuro dell'Europa. Forza Italia verso il congresso del PPE", rivolgendosi ai tanti giovani presenti. "Le radici cristiane - ha detto dal palco - non sono l'incenso, non sono chierichetti, non sono le campane, sono sono la nostra società, sono la nostra storia, la nostra identità. Se siamo l'unico continente al mondo dove non c'è la pena di morte, è perché siamo un continente cristiano". "Noi abbiamo una visione, si può anche non essere credenti, ma ormai è compenetrata nella nostra civiltà, una visione della società dove ogni persona è al centro. Ogni persona è indispensabile. Compresa quella donna che faceva la prostituta che io ho abbracciato proprio per dimostrare che per noi ogni persona è indispensabile ogni persona anche l'ultima è indispensabile alla società, perché quella donna che ha recuperato la sua libertà oggi aiuta altre donne a recuperare la loro libertà, questo significa essere indispensabili nella società. E quando noi diciamo che siamo contro la tratta degli esseri umani, lo diciamo perché non vogliamo che si ripetano cose o storie come quelle che abbiamo ascoltato oggi" della giovane nigeriana ospite della casa rifugio delle Marche salita sul palco. "Io mi sento un patriota, chi mi conosce bene sa che sono figlio di militare, la prima cosa che ho imparato a disegnare è stata la bandiera italiana. Ma tutto ciò non mi impedisce di non sentirmi anche figlio di una civiltà europea che deve molto alla nostra identità italiana", ha sottolineato il ministro. Tajani ha ricordato che "il diritto romano è la culla del diritto europeo, del diritto continentale. La nostra storia è collegata alla nostra identità". E essere europeisti non significa partecipare alla manifestazione di Repubblica. Essere europeisti è qualcosa di ben più profondo. Perché quelli che oggi ci dicono che dobbiamo essere europeisti erano quelli che qualche decina di anni fa erano contro l'Europa perché erano per l'internazionale comunista o per l'internazionale socialista che doveva essere alternativa all'Europa. Noi siamo europeisti perché è la nostra identità che è così. Essere europeisti non significa essere paladini della burocrazia di Bruxelles, lo dice uno che ha dedicato 28 anni della sua vita politica ai palazzi di Bruxelles. Non è quello. È molto di più". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza