Tasso di occupazione
femminile, divario retributivo di genere, livello di istruzione
e partecipazione delle donne alle posizioni di vertice nel mondo
del lavoro. Sono questi alcuni dei temi che la direttrice di
Confcommercio Marche Nord, Agnese Trufelli, ha affrontato in
occasione del Consiglio comunale monotematico che si è tenuto
questa mattina a Fossombrone (Pesaro Urbino), con la
partecipazione degli istituti superiori.
Trufelli è partita dai dati nazionali: le donne sono occupate
al 55% (76% uomini); disoccupate per il 6,9% (4,9% uomini);
inattive per il 17,8% (14,4% uomini). La direttrice si è
soffermata anche sul contratto part-time. "Nel 2023, nel 31,8%
dei casi, le donne occupate di età compresa tra 25 e 54 anni con
figli nell'Ue erano impegnate in un lavoro part time, contro il
20% di donne occupate senza figli". Un part-time, ha ricordato,
"che viene scelto per conciliare vita privata e lavorativa; per
avere maggiore tempo per sé stessi; per trovare un secondo
lavoro. Ma può anche non essere scelto per far fronte ai carichi
di cura familiare per i quali non ci sono servizi adeguati,
economici, affidabili, comodi da raggiungere. Il part time
danneggia carriera, retribuzione e pensione: però significa
anche poter restare nel mondo del lavoro".
Ultimo tema affrontato, le figure di quadri e dirigenti. "Nei
contratti a tempo indeterminato il gender gap per queste figure
è eclatante. - ha concluso - Solo il 21% delle donne ha
contratti da dirigente. Il mondo delle cariche dirigenziali e
manageriali è ancora prettamente maschile". Per ovviare a questo
gender gap occorre "puntare alla trasparenza salariale;
incentivare l'occupazione femminile; fornire soluzioni per
bilanciare al meglio il lavoro e la vita privata; creare nuove
competenze; abbracciare una cultura inclusiva, soprattutto
legata al linguaggio e al rispetto".
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