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Marche 5/per molestie sulle donne, l'allarme di Cgil e Spi

Marche 5/per molestie sulle donne, l'allarme di Cgil e Spi

Preoccupa mix disparità sul lavoro-violenze. "Servizi e cultura"

ANCONA, 07 marzo 2025, 11:43

Redazione ANSA

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Da un lato le disparità su lavoro e salario con il 44% delle lavoratrici del privato che sono part-time, lo stipendio medio più basso di circa il 30% rispetto agli uomini e pensioni che nel 68,8% non superano i 750 euro; dall'altro l'escalation di femminicidi (10 nel 2024 nelle Marche) e molestie non per cui la regione si pone al quinto posto in Italia per contesti non lavorativi (7,4% rispetto al 6,4%). Un doppio fronte che preoccupa nelle Marche con Cgil e Spi che evidenziano dati sul "mix" di timori per la condizione della donna tra lavoro e molestie. Di questo si parla ad Ancona oggi, alla vigilia dell'8 marzo Giornata internazionale della Donna, nell'Assemblea regionale della Cgil e Spi Cgil Marche "Belle Ciao" nella Sala Ridotto delle Muse intitolata "Il corpo delle donne tra violenza e disparità".
    Un focus sul lavoro, in particolare quello femminile, che in Italia "è troppo precario" con "salari troppo bassi", con tante morti e infortuni sul lavoro: "il frutto di 20 anni di leggi sbagliate - osservano Cgil e Spi Marche - è un netto peggioramento delle condizioni di vita delle persone, a partire dalle donne, spesso costrette a conciliare lavoro e responsabilità famigliari in assenza di un'adeguata risposta di servizi pubblici" ma anche "forme di sfruttamento lavorativo, e non solo che riguardano donne migranti per la loro condizione di forte ricattabilità". Per questo il sindacato invita le donne a ribellarsi e ad essere protagoniste del cambiamento per un lavoro "tutelato, sicuro, dignitoso e stabile". In particolare "grazie ai quattro referendum sul lavoro- osserva, ricordando la sfida di raggiungere il quorum - potremmo renderlo tale anche per le donne".
    I settori lavorativi dove si contando più donne sono l'assistenza sociale e sanitaria, l'istruzione, i servizi per la persona, alberghi e ristorazione, agenzia di viaggio, abbigliamento e calzatura. Eleonora Fontana, segretaria regionale Cgil Marche, denuncia la mancata attuazione dell'integrazione delle questioni di genere nelle politiche del lavoro: alla Regione "chiediamo che il piano dell'occupazione superi la logica degli incentivi a pioggia, utile solo a ridurre il costo del lavoro per le imprese. Bisognerebbe investire di più per incrementare i servizi a supporto di genitorialità e non autosufficienza". Anche per le pensioni, ricorda Vilma Bontempo, segretaria regionale Spi Cgil, i dati dimostrano l'esposizione alla povertà del genere femminile". Per quanto riguarda le denunce di infortuni sul lavoro, tra il 2018 e il 2022, sono salite del 15,2%.
    Altro capitolo dolente per le donne e l'intera società è quello della violenza e delle molestie (Marche 5/e in Italia per molestie in contesti non lavorativi). "E' un problema culturale per cui noi non riusciamo, nonostante l'impegno che si mette, a invertire la rotta". "E' importante che si passi alla cultura del rispetto - conclude Fontana - che deve essere insegnata a scuola, a partire dall'infanzia, perché queste violenze, secondo i dati, stanno interessando sempre più donne giovani e giovanissime, un fenomeno che va contrasto tutti insieme il più presto possibile".
   

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