Le province di Macerata, Ascoli
Piceno e Fermo, segnano trend superiori a quelli della media
nazionale in merito alla presenza delle donne nell'imprenditoria
e nel lavoro indipendente. A livello regionale la quota di
imprenditoria artigiana femminile è superiore alla media nelle
Marche (secondo territorio nel Paese), con il 20,4%. Nel
dettaglio provinciale, sono a conduzione femminile almeno un
quinto delle imprese artigiane delle province di Fermo: 22,3%,
cioè 1.231 imprese artigiane femminili; Ascoli Piceno: 21,8%,
cioè 1.079 imprese artigiane femminili; Macerata: 20,2%, cioè
1.808 imprese artigiane femminili.
"L'imprenditoria femminile è un motore fondamentale per il
futuro sviluppo del nostro Paese", commenta Sara Servili,
Presidente interprovinciale del Movimento Donne Impresa di
Confartigianato. "Tuttavia, nonostante i progressi, siamo
consapevoli che c'è ancora molto da fare per rimuovere le
difficoltà che ostacolano le donne. Non chiediamo trattamenti di
favore, ma il rispetto di diritti che spesso restano sulla
carta", conclude, augurandosi "politiche concrete per un welfare
che risponda alle esigenze delle donne come madri, mogli, figlie
e lavoratrici, e, soprattutto, è urgente affrontare i problemi
comuni con i colleghi uomini, come fisco, burocrazia, accesso al
credito e infrastrutture, per consentire a tutte le
imprenditrici di crescere e prosperare".
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