L'Azienda sanitaria territoriale
(Ast) di Fermo ha pubblicato il suo Atto aziendale. Il documento
di programmazione sanitaria si basa sulle linee di indirizzo
definite dalla Regione Marche. L'atto aziendale, fa sapere
l'Ast, "è stato redatto ponendo la massima attenzione ai reali
fabbisogni della popolazione nella fase acuta così come in
quella cronica dove intervengono tutti i vari attori sanitari
sia in ambito ospedaliero che territoriale grazie all'operato
degli ottimi professionisti che il Fermano vanta".
I due nuovi ospedali dei Sibillini (ad Amandola) e di
Campiglione di Fermo "rappresentano punti di forza non solo per
il territorio provinciale ma anche in ambito regionale ed extra
regionale".
"Il potenziamento di tutta l'Assistenza domiciliare integrata
(Adi) H12, dal lunedì al sabato, - prosegue l'Ast - con
obiettivo di ampliamento anche alla domenica, permetterà di
ridurre la richiesta di accessi ospedalieri mentre le reti
cliniche, di cui l'Ast è entrata di recente a far parte,
permettono di governare sistemi complessi multi-disciplinari".
Il Pua (Punto unico di accesso) creato di recente dall'Ast -
osserva l'Azienda - è luogo di incontro di professionisti in
ambito socio-sanitario e deve fornire risposte al percorso della
fragilità in soggetti di tutte le età. Grazie anche al confronto
con tutte le parti sociali, a partire dalle associazioni di
volontariato, i sindaci del territorio e i direttori di Unità
operativa, e quindi tutti i vari stake-holders, si è proceduto
alla formulazione dell'atto aziendale dopo un confronto
sinergico attento a tutte le problematiche e con prospettive
future".
"Un ruolo fondamentale - scrive l'Azienda sanitaria - è
rappresentato dai Dipartimenti che devono gestire i processi sia
in orizzontale che in verticale; in modo specifico il
Dipartimento Chirurgico è stato inquadrato con la mission di
migliorare e aumentare l'attività con elevata complessità. Il
Dipartimento Medico sarà orientato ad una medicina al passo con
i tempi e con le esigenze della fase acuta".
Quanto al "Dipartimento dell'Emergenza Urgenza, essendo stata
inserita la Uoc di Cardiologia e quindi entrata a far parte
della rete Tempo-Dipendente (non presente in precedenza),
rappresenta un punto di forza da cui partire per nuovi progetti
futuri. Il Dipartimento Materno-Infantile sarà sempre più
attento alle esigenze dell'età pediatrica (non solo con la
neonatologia ma anche aumentando l'offerta dell'attività
ambulatoriale)".
"La Ginecologia-Ostetricia - sottolinea l'Ast - è un punto di
forza vantando un aumento dei parti anche incentivati dalla
Parto-Analgesia, lanciata di recente, in stretta collaborazione
con gli Anestesisti. Il Dipartimento Salute Mentale e il
Dipartimento delle Dipendenze Patologiche saranno orientati
sempre di più alle esigenze di integrazioni psico-sanitarie e
sociali. Il Dipartimento delle Professioni sanitarie svolgerà
un'azione di coordinamento rispetto a tutte le funzioni
trasversali che rappresentano il "core" della produttività di
un'Azienda sanitaria. C'è poi il Dipartimento di Prevenzione: le
sue due "anime", anche con una funzione di coordinamento (sanità
animale), grazie alla loro azione di prevenzione svolgono un
ruolo cardine nel prevenire le malattie e la loro trasmissioni.
Infine il Dipartimento dei Servizi, insieme alle Unità
operative, svolgerà un ruolo non solo all'interno dell'Ospedale
ma anche sul territorio per garantire quella attività produttiva
che il fabbisogno sanitario richiede".
Inoltre, prosegue, "il Distretto è sempre più strategico nei
vari percorsi di condivisione fra ospedale e territorio
attraverso le varie funzioni che gli sono attribuite".
"La cronicità individuata secondo un sistema ACG (Adjusted
Clinical Group) - si legge ancora nella nota - permette di
stratificare il grado della patologia dunque di definire risorse
ad hoc condividendo con la Medicina Generale un percorso di
presa in carico del paziente e grazie alle nuove Case di
Comunità che sono in via di definizione l'iter sarà completato".
"La sanità, per rispondere ai bisogni della popolazione, -
conclude l'Ast - non può essere statica ma deve essere dinamica
e attenta ai reali fabbisogni. Per questo motivo l'Atto
aziendale deve essere considerato un punto di partenza e nel
tempo modificabile in base ai nuovi cambiamenti e alle nuove
sfide".
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