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Atto aziendale Ast di Fermo, attenzione a bisogni popolazione

Atto aziendale Ast di Fermo, attenzione a bisogni popolazione

Dagli ospedali ad assistenza domicilio, dal Pua ai Dipartimenti

ANCONA, 07 marzo 2025, 19:26

Redazione ANSA

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L'Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Fermo ha pubblicato il suo Atto aziendale. Il documento di programmazione sanitaria si basa sulle linee di indirizzo definite dalla Regione Marche. L'atto aziendale, fa sapere l'Ast, "è stato redatto ponendo la massima attenzione ai reali fabbisogni della popolazione nella fase acuta così come in quella cronica dove intervengono tutti i vari attori sanitari sia in ambito ospedaliero che territoriale grazie all'operato degli ottimi professionisti che il Fermano vanta".
    I due nuovi ospedali dei Sibillini (ad Amandola) e di Campiglione di Fermo "rappresentano punti di forza non solo per il territorio provinciale ma anche in ambito regionale ed extra regionale".
    "Il potenziamento di tutta l'Assistenza domiciliare integrata (Adi) H12, dal lunedì al sabato, - prosegue l'Ast - con obiettivo di ampliamento anche alla domenica, permetterà di ridurre la richiesta di accessi ospedalieri mentre le reti cliniche, di cui l'Ast è entrata di recente a far parte, permettono di governare sistemi complessi multi-disciplinari".
    Il Pua (Punto unico di accesso) creato di recente dall'Ast - osserva l'Azienda - è luogo di incontro di professionisti in ambito socio-sanitario e deve fornire risposte al percorso della fragilità in soggetti di tutte le età. Grazie anche al confronto con tutte le parti sociali, a partire dalle associazioni di volontariato, i sindaci del territorio e i direttori di Unità operativa, e quindi tutti i vari stake-holders, si è proceduto alla formulazione dell'atto aziendale dopo un confronto sinergico attento a tutte le problematiche e con prospettive future".
    "Un ruolo fondamentale - scrive l'Azienda sanitaria - è rappresentato dai Dipartimenti che devono gestire i processi sia in orizzontale che in verticale; in modo specifico il Dipartimento Chirurgico è stato inquadrato con la mission di migliorare e aumentare l'attività con elevata complessità. Il Dipartimento Medico sarà orientato ad una medicina al passo con i tempi e con le esigenze della fase acuta".
    Quanto al "Dipartimento dell'Emergenza Urgenza, essendo stata inserita la Uoc di Cardiologia e quindi entrata a far parte della rete Tempo-Dipendente (non presente in precedenza), rappresenta un punto di forza da cui partire per nuovi progetti futuri. Il Dipartimento Materno-Infantile sarà sempre più attento alle esigenze dell'età pediatrica (non solo con la neonatologia ma anche aumentando l'offerta dell'attività ambulatoriale)".
    "La Ginecologia-Ostetricia - sottolinea l'Ast - è un punto di forza vantando un aumento dei parti anche incentivati dalla Parto-Analgesia, lanciata di recente, in stretta collaborazione con gli Anestesisti. Il Dipartimento Salute Mentale e il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche saranno orientati sempre di più alle esigenze di integrazioni psico-sanitarie e sociali. Il Dipartimento delle Professioni sanitarie svolgerà un'azione di coordinamento rispetto a tutte le funzioni trasversali che rappresentano il "core" della produttività di un'Azienda sanitaria. C'è poi il Dipartimento di Prevenzione: le sue due "anime", anche con una funzione di coordinamento (sanità animale), grazie alla loro azione di prevenzione svolgono un ruolo cardine nel prevenire le malattie e la loro trasmissioni.
    Infine il Dipartimento dei Servizi, insieme alle Unità operative, svolgerà un ruolo non solo all'interno dell'Ospedale ma anche sul territorio per garantire quella attività produttiva che il fabbisogno sanitario richiede".
    Inoltre, prosegue, "il Distretto è sempre più strategico nei vari percorsi di condivisione fra ospedale e territorio attraverso le varie funzioni che gli sono attribuite".
    "La cronicità individuata secondo un sistema ACG (Adjusted Clinical Group) - si legge ancora nella nota - permette di stratificare il grado della patologia dunque di definire risorse ad hoc condividendo con la Medicina Generale un percorso di presa in carico del paziente e grazie alle nuove Case di Comunità che sono in via di definizione l'iter sarà completato".
    "La sanità, per rispondere ai bisogni della popolazione, - conclude l'Ast - non può essere statica ma deve essere dinamica e attenta ai reali fabbisogni. Per questo motivo l'Atto aziendale deve essere considerato un punto di partenza e nel tempo modificabile in base ai nuovi cambiamenti e alle nuove sfide".
   

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