Una nuova versione del Gioco
dell'Oca per coinvolgere adulti e anziani in condizioni di
fragilità per patologie neurodegenerative come l'Alzheimer. È
l'ultima idea di Clementoni, leader nell'ideazione e produzione
di giocattoli, nata in collaborazione con il team di esperti
della Cooperativa e Impresa sociale Polo9.
L'idea di adattare il gioco nasce al Granaio di Senigallia,
un Centro Diurno Alzheimer che Polo9 gestisce da più di 20 anni.
"La struttura accoglie persone malate di demenza in fase lieve
moderata, soggetti che hanno ancora un buon livello di autonomia
e con i quali è possibile sperimentare nuovi approcci
terapeutici- sottolinea Barbara Fontana, Psicoterapeuta e
Coordinatrice del Centro-. L'obiettivo quotidiano in strutture
come questa è stimolare le abilità cognitive residuali dei
pazienti, per costruire un ponte con la memoria possibile e
favorire socializzazione e partecipazione condivisa, elementi
fondamentali per migliorare la qualità della vita di chi si
ammala." Da qui l'idea del gioco adattato con un tabellone e
immagini più grandi per facilitare l'accesso a chi ha difficoltà
visive o motorie. Ci sono quesiti base che possono essere
ampliati e personalizzati dagli operatori in base alle
caratteristiche dei giocatori.
"Con questo gioco gli operatori sono facilitati nel
coinvolgere attivamente i giocatori, favorendo momenti di
condivisione e interazione. Lo scopo non è vincere, ma
collaborare, superando l'isolamento per stare bene insieme", ha
spiegato Pierpaolo Clementoni Direttore Ricerca Avanzata
dell'azienda marchigiana. Questa nuova versione sviluppata
nell'ambito del progetto "Re-Play, giocare per ricordare e
ricordare per giocare", realizzato con il contributo di
Fondazione Cariverona attraverso il bando Sinergie.
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