La Procura di Ascoli Piceno
ha chiesto una condanna di tre anni e otto mesi di carcere per
Giovanna Pompei, accusata di tentato omicidio per aver sparato
al marito, il vice sindaco di Acquasanta Terme, Luigi Capriotti,
la notte tra il 18 e il 19 febbraio 2024. Il processo è in corso
davanti al giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di
Ascoli e si celebra con rito abbreviato.
Nell'udienza di questa mattina, invece, i legali di difesa e
parte civile hanno sollecitato l'assoluzione dell'imputata.
L'istanza è arrivata sia dai difensori di Pompei, Giulio Natali
e Andrea Silvestri, sia dall'avvocato di parte civile, Nazario
Agostini, che assiste Capriotti. L'uomo ha sempre sostenuto che
lo sparo fosse accidentale e ha manifestato l'intenzione di
ritirare la costituzione di parte civile.
La Procura ritiene, al contrario, che lo sparo sia stato
l'epilogo di una lite coniugale e che la donna abbia fatto fuoco
in direzione del marito, con il rischio di colpirlo in punti
vitali, contestando per questo il reato di tentato omicidio.
La difesa ha sostenuto che Pompei non avesse alcuna
intenzione omicida e che il colpo, partito da una pistola 357
Magnum detenuta dal marito per difesa domestica, fosse stato
involontario. La tesi è stata avallata dallo stesso Capriotti,
rimasto ferito a un braccio.
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