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Minacce di morte, ritirate armi a due guardie giurate

Minacce di morte, ritirate armi a due guardie giurate

Polizia indaga su vigilantes in servizio all'aeroporto di Ancona

ANCONA, 16 settembre 2024, 14:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Minacce gravi, anche di morte, da parte di una guardia giurata ad una collega con cui faceva servizio di sicurezza aeroportuale al Sanzio di Ancona Falconara. Per questo motivo ad Ancona la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, insieme a personale della Squadra Mobile, stamattina ha proceduto a sequestrare le armi in dotazione alle due donne, entrambe guardie particolari giurate, italiane di 37 e 50 anni. La circostanza ha causato anche qualche disagio nel servizio aeroportuale all'inizio del turno. Nei confronti delle destinatarie del sequestro potrebbero arrivare anche provvedimenti dell'Enac.
    L'atto di polizia giudiziaria, sulla base di indagini avviate nel luglio scorso, si è reso necessario in quanto una delle due guardie era stata querelata in precedenza per minacce di morte a una sua collega. Altri colleghi sentiti negli ultimi giorni dalla polizia, hanno confermato le minacce e il contesto lavorativo alquanto invivibile che si era creato negli ultimi mesi presso l'Aeroporto. In sede di ispezione, gli agenti hanno inoltre rinvenuto, nella disponibilità di una delle due guardie giurate, tre coltelli di genere vietato, due inseriti in una sorta di chiave ed uno in una scheda tipo telefonica. Per questo motivo, oltre a subire il ritiro della pistola d'ordinanza e del titolo di servizio, la Guardia giurata è stata deferita all'Autorità giudiziaria per una contravvenzione perché ha portato fuori dalla propria abitazione armi bianche.
    All'altra guardia giurata, contestata invece la mancata denuncia di detenzione, obbligatoria secondo l'articolo 38 del Testo unico leggi di pubblica sicurezza perché la sua arma è stata trovato non in casa sua ma nell'abitazione della prima guardia, con cui conviveva. Anche in questo caso c'è stato il ritiro dell'arma di servizio e del titolo abilitante la qualifica di guardia particolare giurata.
    Sarà la Prefettura di Roma (d'intesa con quella di Ancona), titolata a rilasciare i titoli e il porto d'armi, posto che l'istituto di vigilanza cui appartengono le guardie ha ottenuto licenza prefettizia nella Capitale, a valutare se emettere a carico delle due Guardie giurate particolari il divieto detenzione armi e munizioni.
   

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