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Per Gallo disposta l'autopsia, fugare le ombre sulla sua morte

Per Gallo disposta l'autopsia, fugare le ombre sulla sua morte

Anche accertamenti tossicologici, sequestrati cellulare e pc

MILANO, 10 marzo 2025, 21:39

di Francesca Brunati e Igor Greganti

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Anche se tutto fa pensare a una morte per cause naturali, la Procura di Milano non vuol lasciare alcuna ombra sulla fine di Carmine Gallo, l'ex superpoliziotto stroncato ieri mattina da un infarto nella casa del Milanese in cui, dallo scorso ottobre, era ai domiciliari con l'accusa di essere il 'capo' di una presunta rete di spie. Rete che aveva come base gli uffici di via Pattari, sede della Equalize di Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera che si e' autosospeso dopo aver scoperto di essere sotto inchiesta.

Dai rilievi nell'appartamento di Garbagnate, dove Gallo viveva con la moglie e dove ieri mattina non si e' piu' alzato dal letto, al momento non emergono dubbi che si sia trattato di un arresto cardiaco. Come pero' accade spesso in questi casi, sono necessari approfondimenti. E cosi' il pm di turno Giancarla Serafini ha aperto un fascicolo. In via prudenziale il magistrato ha anche disposto l'esame autoptico per sciogliere qualsiasi dubbio sulla morte improvvisa dell'uomo sportivo, che non ha mai avuto problemi di salute se non i normali acciacchi dei suoi 66 anni. Tra i vari accertamenti richiesti ci sono quelli tossicologici, per escludere ogni altra ipotesi diversa dall'infarto. Ed anche per questo pure il pm della Dda Francesco De Tommasi, che con il collega della Dna Antonio Ardituro coordina l'indagine sul gruppo di Equalize, ha ordinato il sequestro del cellulare che Gallo usava solo per chiamare il suo avvocato, Antonella Augimeri, di quello della moglie, di un pc, di alcuni farmaci e del cibo rimasto in frigo. Tutto il materiale verra' analizzato.

Al termine degli accertamenti la posizione dell'ex super poliziotto, che aveva deciso di collaborare con la magistratura, verra' stralciata dall'inchiesta sulla rete di presunte spie e verra' archiviata, mentre si andra' avanti per i suoi coindagati e si svilupperanno alcune sue dichiarazioni che aveva messo a verbale davanti ai pm dell'antimafia a partire dallo scorso dicembre. Gallo avrebbe fatto ammissioni e dato chiarimenti entrando nel dettaglio dell'attivita' della rete, facendo nuovi nomi e parlando del link con i servizi segreti. E poi, oltre a negare che il gruppo fosse riuscito a bucare direttamente le banche dati riservate (si sarebbe servito di alcuni uomini delle forze dell'ordine retribuiti per gli accessi), avrebbe spiegato innanzitutto che Pazzali 'sapeva tutto e controllava tutto'. Sulla stessa linea anche Nunzio Samuele Calamucci, pure lui ai domiciliari, in quanto ritenuto la mente informatica del gruppo e il braccio destro di Gallo. Il tecnico informatico, per altro, e' stato sentito anche nell'indagine della Procura di Roma sulla 'Squadra Fiore' per via di presunti legami con quella milanese. L'autopsia sul corpo di Gallo servira' dunque a fugare qualsiasi lontano sospetto di un possibile scenario diverso dalla morte per cause naturali del superpoliziotto che, prima di andare in pensione e finire indagato, e' stato in trincea nella lotta alla criminalita' organizzata, in particolare alla 'ndrangheta, si e' occupato di sequestri di persona e omicidi, come il delitto Gucci, e si e' infine messo a disposizione dei pubblici ministeri per dare un contributo alle indagini su Equalize.

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