Via libera in assemblea all'aumento
di capitale da 6,4 milioni di Fenice, la società titolare dei
marchi di Chiara Ferragni. La delibera con i termini posposti
dall'amministratore unico Claudio Calabi - si legge in una nota
- è passata con il voto favorevole di Sisterhood e di Alchimia.
In particolare Sisterhood si è detta "pronta a sottoscrivere
l'aumento di capitale in proporzione alla quota detenuta" ed
eventualmente anche per la parte che non fosse sottoscritta
dagli altri soci, per consentire a Fenice di "proseguire con
successo la propria attività".
Chiara Ferragni possiede il 32,5% di Fenice attraverso la
holding Sisterhood, Paolo Barletta attraverso Alchimia il 40% e
Pasquale Morgese il 27,5%. Secondo quanto si apprende
quest'ultimo non sarebbe orientato a sottoscrivere l'aumento.
Oltre all'aumento, gli azionisti di Fenice hanno approvato il
bilancio, che ha accusato le perdite dell'ultimo anno a seguito
delle vicende legate alle sponsorizzazioni dei pandori e delle
uova di pasqua. Fenice, secondo quanto risulta da indiscrezioni,
non essendo i dati di dominio pubblico in quanto la società non
è quotata in Piazza Affari, a seguito di ricavi che nel 2023
hanno raggiunto i 12 milioni di euro, avrebbe chiuso l'esercizio
del 2024 con una cifra al di sotto dei 2 milioni, cumulando nel
biennio perdite fino a 10 milioni.
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