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8 marzo: a Pavia uno spettacolo con le pazienti oncologiche

8 marzo: a Pavia uno spettacolo con le pazienti oncologiche

Organizzato da Cnao, San Matteo e Maugeri

PAVIA, 08 marzo 2025, 16:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"C'è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce", cantava Leonard Cohen. Su questa intuizione si basa anche una forma d'arte nata nell'antico Giappone, la pratica del Kintsugi, che consiste nel restaurare ceramiche rotte con l'oro, per esaltare la bellezza delle crepe invece di nasconderle. Lo stesso hanno fatto 16 pazienti oncologiche di Cnao (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica), Policlinico San Matteo e Ics Maugeri che, in occasione dell'evento "Frammenti di luce", hanno messo in scena le loro storie di resilienza al Collegio Borromeo di Pavia.
    Danza, musica, fotografia, scultura, costume e pittura, legati dal filo d'oro del Kintsugi, hanno condotto il pubblico in un viaggio metaforico, attraverso un percorso di lacerazione, riparazione e rinascita.
    Ad aprire le danze, le ballerine della Scuola MC360 di Pavia, che hanno interpretato il senso di prigionia legato all'attesa della diagnosi, accompagnate al piano dal maestro Eros Cristiani, direttore musicale dell'evento, e dalle stesse voci di alcune pazienti, in un mix di musica classica ed elettronica.
    Poi un intervento sulla resilienza e la rinascita con Gabriella Pravettoni, professoressa ordinaria di Psicologia Cognitiva e Decision Making Medico all'Università degli Studi di Milano e direttrice della Divisione di Psico-Oncologia all'Ieo, e Mauro Boldrini, direttore della Comunicazione di Aiom (Associazione italiana di oncolologia medica). Cuore dello spettacolo le pazienti, che hanno interagito con opere realizzate dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Brera," in 4 momenti, ciascuno dei quali dedicato a una particolare forma d'arte e all'esplorazione di una "stagione" della malattia: l'autunno, con la fotografia, ha messo in scena il momento del dubbio; l'inverno, con la scultura, ha rappresentato la paura; la primavera, attraverso costumi con decorazioni d'oro, ha espresso il concetto della "riparazione" e della cura mentre l'estate, con la pittura, ha celebrato la rinascita.
   

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