Il surrealismo pop dell'artista
Angelo Accardi entra alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di
Milano, dal 3 al 28 aprile, con la mostra "Art Crimes",
un'installazione site-specific di tele, video, design e sculture
basata sul dialogo tra la tradizione rinascimentale e i
linguaggi contemporanei.
Al centro della mostra la rilettura del cartone preparatorio
della Scuola di Atene di Raffaello - custodito dall'Ambrosiana -
attraverso la lente deformante e il linguaggio irriverente del
pop surrealismo. Da qui nasce la "Scuola di Atene" di Accardi,
dove Duchamp, Bacon, Velázquez, Dalì, Warhol, Cattelan, Picasso
si aggiungono agli artisti ritratti da Raffaello.
"Art Crimes è un'indagine visiva sul furto intellettuale
nell'arte" spiega il curatore Nino Florenzano. "Ogni opera nasce
da un'altra: l'arte è un dialogo senza tempo, in cui i confini
tra ispirazione, omaggio e appropriazione si dissolvono. Da
Leonardo a Duchamp, da Picasso a Bacon, il gesto artistico è
spesso un atto di sottrazione e trasformazione. Ogni capolavoro
è una traccia che si rigenera nel tempo. L'arte si nutre di
citazioni e trasformazioni: ogni artista rielabora il passato,
ruba frammenti di idee e li reinventa".
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