"Non resteremo in silenzio mentre
smantellano il nostro diritto alla salute! Il consultorio di
Largo delle Sette Chiese a Roma Garbatella è sotto attacco e la
cittadinanza è pronta a difenderlo con ogni mezzo necessario". A
sostenerlo è l''assemblea del consultorio, che insieme ad altri
cittadini ha inviato una lettera di denuncia al presidente della
Regione Lazio, Francesco Rocca, e ai vertici della ASL RM2, per
denunciare le gravi carenze che stanno minacciando un servizio
essenziale per oltre 130.000 abitanti del Distretto VIII. "Dopo
un anno e mezzo di mobilitazioni che hanno impedito la chiusura
della struttura e portato al ripristino parziale di alcuni
servizi, oggi assistiamo a un nuovo, inaccettabile attacco alla
sanità pubblica.
L'assenza di un servizio di accoglienza - sia fisico che
telefonico - e i continui malfunzionamenti dei canali di
prenotazione online rendono quasi impossibile accedere alle
prestazioni sanitarie. La cancellazione dello screening
oncologico del cervico-carcinoma, fermo da quasi due anni, è un
atto gravissimo contro la prevenzione e la salute delle donne!
Mancano strumenti essenziali come l'ecografo, impedendo
l'interruzione farmacologica di gravidanza con RU486 e
l'applicazione dello IUD (spirale). La carenza di ostetriche ha
spazzato via corsi preparto e spazi di supporto
all'allattamento, lasciando le donne sole in un momento
delicatissimo della loro vita.
Questa strategia è chiara: rendere il consultorio inaccessibile,
svuotarlo di servizi e utenti per poi giustificare la sua
chiusura definitiva. Ma noi non restiamo a guardare. Non
permetteremo che si giochi con la salute di chi ha bisogno di un
consultorio pubblico, gratuito e funzionante.
Il consultorio di Largo delle Sette Chiese è un presidio
irrinunciabile per la comunità di Garbatella-San Paolo-Ostiense.
Continueremo la mobilitazione fino al ripristino totale di tutti
i servizi previsti dalla legge, dalla prevenzione dei tumori al
supporto psicologico sia per i giovani che per gli adulti, e per
ottenere attenzione sulle tante tematiche ora trascurate:
menopausa, infertilità, PMA, percorsi di transizione di genere,
maternità single e omogenitorialità, e i tanti altri bisogni che
la nostra comunità esprime.
Questa situazione non è un caso isolato: il progressivo
smantellamento del consultorio di Sette Chiese è lo specchio di
una politica vergognosa fatta di tagli indiscriminati e
aziendalizzazione della sanità pubblica, che sta distruggendo il
diritto alla cura nel Lazio e in tutta Italia.
Noi non ci arrendiamo. La sanità pubblica è un diritto e non un
privilegio", concludono.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA